sabato 25 gennaio 2014

Piacenza Punk/Wave & Pedago Party





Hola!! Niente giri in Spagna però, che il saluto non vi confonda...si va a Piacenza quest'oggi...

Una bella scena wave, piena di interessanti e stuzzicanti progetti...
Procediamo a dipingere un quadretto prima della consueta presentazione dell'inserto sonoro...

A guardare bene il territorio piacentino (e prendetela una cartina cibernautica con la manina virtuale !, sempre nel caso che non vi sappiate orizzontare..) è una zona che si colloca proprio lì, lì nel mezzo dell'orlatura stivalica...un po' ai margini dell'Emilia Romagna, col Piemonte e la Lombardia a due passi, non distante dall'attivissima Toscana...fu in effetti una scena molto comunicativa con altri movimenti locali e certamente qualitativamente ben produttiva...qualche nome di band in rapida successione?

Io partirei dai La Pattona ! Che nome...e invece, che bel progettino primordiale della 'wave' piacentina fu...e anche se si trattò di un progetto di breve durata (78-81), fu certamente significativo (ad un loro concerto assistette anche un certo Steven Brown) e in grado di lasciare un segno (e derivazioni musicali importanti) nel contesto musicale oggetto di questo post.


i La Pattona con divisa d'ordinanza


La musica dei La Pattona era diversamente ispirata (rock in opposition, dumb art ed anche essenziale new wave del primo periodo -soprattutto DEVO e Talking Heads-) ma aveva un non so' che di molto originale, assai associabile a certe tendenze no wave che nello stesso periodo si stavano sviscerando a New York (Piacenza come Nuova York !). Ai posteri (noi, i nostri nipoti) han saputo tramandare un bel disco titolato Reclame, molto gustoso e da ascoltare munendosi di sano spirito goliardico.

Da questa esperienza sarebbero scaturiti in qualche modo e negli anni a seguire due progetti: gli A.T.R.O.X. e i Doubling Riders.


 A.T.R.O.X.



Gli A.T.R.O.X. sorsero immediatamente dopo la fine dell'esperienza dei La Pattona, ritroviamo infatti alcuni medesimi animatori di questo progetto, i fratelli Andreoni e Francesco Paladino, anche in questa nuova veste.
A differenza della precedente compagine però, scopo di questo gruppo sarà soprattutto quello di sperimentare in elettronica (un po' alla The Residents/Tuxedomoon per intenderci). Fecero al tempo due ottimi dischi e di recente son tornati in auge grazie ad una collection del 2011 ('Falls of Time') e all'inserimento di un loro brano nella compilation 'Mutazione' (Strut Records - 2013).


 THE DOUBLING RIDERS



I Doubling Riders invece nacquero all'inizio come progetto solista di Francesco Paladino nella metà degli anni 80. A lui ben presto si affiancarono nel tempo diversi musicisti e artisti di vario genere in qualità di collaboratori. Il terzetto stabile era composto oltre che da Paladino, da Pierluigi Andreoni (anche lui, come visto, già Pattona e A.T.R.O.X.) e Riccardo Sinigaglia (fantastico musicista avanguardista fin dai 70---> ecco il suo succoso sito http://www.riccardosinigaglia.com/ ).
Questo gruppo (peraltro molto attivo principalmente a Milano, dove era la loro etichetta di riferimento, la gloriosa ADN) rappresentò certamente la più alta vetta sperimentale (tra elettro-ambient e pulsioni neo-tribali) di matrice piacentina...

Per una dettagliata ricostruzione di questa sequela di progetti concatenati vi rimando a questa cronistoria redatta dallo stesso Paladino: http://www.francescopaladino.it/musica.htm

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Compatibilmente al dipanamento di questa serie di esperienze molto legate tra loro (soprattutto per i protagonisti che vi si profusero), è giunto ora il momento di ricordare quanto di altro si mosse in quel di Piacenza sin dalla fine degli anni 70.
Ergo quindi, ora, a cardine di un altro bel rametto del movimento punk wave piacentino il best of the best of the drummers italiaci (o quasi), l'ultra esperto musicista/musicologo Tony Face, alias Antonio Bacciocchi (---> visit please his personal site http://tonyface.blogspot.it/ ).
Perchè dico figura cardine? Facile, perchè mise lo zampino (con merito) in parecchi progetti musicali fin dai primordi della storia punk wave piacentina.
Partito prettamente punk coi Trash Overdose (prima punk band piacentina, fine anni 70), suona ottimo hardcore nei primi anni 80 coi Chelsea Hotel e si consacra mod e garage punker in tanti diversi progetti: fra tutti (e per quanto ci rigarda, per buona parte degli anni 80) nei superlativi Not Moving !


NOT MOVING



Dei Not Moving che c'è da dire...in verità molto, però in tanti ne hanno già scritto (vi ho già rimandato al sito di Tony Face dove c'è molta storia di questa band) e quindi per un sunto delle loro gesta vi rimando ulteriormente a questa esaustiva tribute page: http://bochesmalas.blogspot.it/2011/12/not-moving-tra-luce-e-tenebre.html
A me interessa evidenziare qui, dei Not Moving, che di certo furono il gruppo che ebbe maggior 'successo' di tutta la wave piacentina (non me ne vogliano gli altri protagonisti di questo post...che comunque facevano cose diverse); nel loro genere infatti, il garage rock a tinte dark (con ec-citazioni blues), dissero la loro non solo in Italia ma anche fuori dai confini nazionali. Sul suolo italico fecero da 'supporto' ai Clash, Johnny Thunders, Celibate Rifles, e poi tour all'estero...tanta roba insomma. The hypotetical God blesses the memory of the Not Moving quindi !

Questo per omaggiare anche io cotanta band...ora però, che resta da dire della wave piacentina? Ah ecco, che vi furono certamente altri protagonisti (come in tutte le ricognizioni dimenticherò qualcuno, anche per scarsità di fonti in rete), tra questi gli ottimi A Love Sound ad esempio (ottima compagine elettro) o i Babylon's Wall (post-punk)....ma anche e soprattutto -permettetemi !- un'altra big band (specie per me) che rappresentò forse l'anima più liberataria e multiforme di tutta la wave piasentina, the starrings of the present musical insert............................... i  .........


PEDAGO PARTY

foto della formazione più stabile


Eccoci qua, ecco i protagonisti dell'allegato sonoro, io li adoro, lo dico subito...così avrete modo di criticare dopo il vostro eventuale ascolto di quanto troverete linkato...
Procediamo tuttavia con ordine...

La Band si costituisce nel 1983 per opera delle due figure cardine che saranno presenti sempre e fino alla fine di questa fantastica esperienza musicale: Desy Palladini (la principale cantante dei brani Pedago Party) e Valter Pavana Bonetti (il chitarrista autore di quasi tutte le trame sonore della band). Gli altri elementi che si alterneranno in qualità di membri o collaboratori della band saranno nel tempo: Massimo Sabasco, Joe Granelli, Gil Fire Fuochi, Roby Mosfet Terzoni, Charlie Danzi, Rikkardo Bonvini, Luca Pozzoli, Nicola Terenziani e Alberta Ferraroni.

Il sound dei Pedago Party è una miscela molto sfaccettata, in molti inseriscono la band nel generale calderone del punk hardcore (e in effetti condivisero molti palchi con band appartenenti espressamente a questo filone), io li ritengo più wave. Diciamo che seppero amalgamare varie sonorità: principalmente post-punk, goth rock, garage, anarcho-punk di vario genere, darkwave varia. 

Se certamente non mancarono le ispirazioni stilistiche dalle quali attingere, i Pedago Party riuscirono comunque a creare, come pochi, una parabola musicale del tutto personale: nello stesso brano erano capaci di passare da momenti sincopati ad immediati raggelamenti sonori, di spaziare da parrossismi hardcore a momenti coldwave. 
La voce di Desy aveva un carico libertario ineguagliabile, era  in grado di esprimere un disagio vero ed anche uno schietto sdegno soltanto con le tonalità che assumeva.
I testi della band erano sempre molto ben curati e improntati ad una certa denuncia sociale e esistenziale che faceva pochi sconti. Una band scomoda mi verrebbe da dire, e che anche per questo magari non arrivò a fare molti dischi (le c.d. major non potevano di sicuro interessarsi a siffatta compagine, anarcoide fino al midollo !).
Fin dal loro primo demo ufficiale, 'L'Arte della Rivoluzione', seppero dimostrare il loro indiscusso talento. Purtroppo nel loro periodo di attività non riuscirono (come tante altre band italiane della medesima era) a produrre più di tanto.
Oltre a conferire i loro brani in diverse cassette (soprattutto in ottime compilation), riuscirono a tangere sostanza vinilica soltanto in tre occasioni: con le compilation '4 PER A = A PER TUTTI' (produzione Toto' Alle Prese Coi Dischi - 1984) e 'La Nave dei Folli' (prodotta dalla milanese Amen nel 1988), e con l'unico album in proprio della band, il 7 pollici self-titled prodotto nel 1990 dalla Face Records di Antonio Bacciocchi (pure produttore!).
  


 In-Sorgere




Il demo che vi presento dei Pedago Party è In-Sorgere, una cassetta del 1987 (credo inedita sul web) che documenta la fase centrale della vita di quest'ottima band. I testi sono tutti in italiano e spaziano tra diverse tematiche di critica sociale. Il titolo (In-Sorgere) è già di per sè emblematico, nelle liriche, esplicitamente, si respira quasi ovunque un'alea ribellistica molto lucida e pungente. 
Affiorano qua e là attacchi contro i poteri forti e i soliti costumi italioti ('Fotti il Militare' e '80's'), contro l'affarismo (come nella canzone anti-nucleare - nelle specifico anti Caorso- 'C.C.L.D.') e le buone medicine annacqua-popolo ('Valium').
Il vero inno di tutto il lavoro sembra essere 'Voglia di Tempesta': un grido di rivolta contro lo schifo descritto negli altri brani (è il pezzo che preferisco di tutto il lavoro). 
Cantati vagamente cold, con comunque la voce di Desy Palladini in grado di passare con disinvoltura da  fredde tonalità a slanci molto aggressive e urlati. Musicalmente son quasi tutte galoppate post-punk condite dalle influenze già accennate sopra. Una vera sparata di anarchia punk. Buon Ascolto.

Description of the tape in english: today it's presented here a very good work ('In-Sorgere' - demo 1987) from the anarcho-dark-punk band Pedago Party (from Piacenza, Emilia Romagna region). Lyrics (unfortunately for you) in italian full of typical peace punk themes: against militarism ('Fotti il Militare'), against strong powers ('80's') and bad business (like in 'C.C.L.D.', to fight the nuclear energy production). 'Voglia di Tempesta' looks like the real hymn of the work, where the band expresses the need of a revolutionary storm against the shitty official human 'system'. The Sound is a mix of different styles: post-punk, goth rock, hardcore, garage..A sound really personal and appreciable.

Please Enjoy.

http://www.4shared.com/zip/7FUnli2bce/Pedago_Party_demo1987.html

Un ringraziamento a F.d.P. per la condivisione e ai Pedago Party per quanto fatto in musica (coming back?)

Saluti.

8 commenti:

  1. http://venuspluson.tumblr.com/post/24250528359/pedago-party-pedago-party

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  2. http://radiomolotov.blogspot.it/2011/07/pedago-party-larte-della-rivoluzione.html :)

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  3. Grazie per la breve storia, tra l'altro a Piacenza c'erano dei concerti hc punk all'osteria di Sacc, citati a piu' riprese su rockerilla

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  4. Grazie a te per il commento, integrativo direi...Ogni scena aveva i suoi luoghi di culto, di questo posto non ho trovato molte cronache, vi si tenevano rock contest /festival hc?...si trovassero più informazioni in rete ! Io cerco di ricostruire al meglio delle mie possibilità...continua a seguire, l'emilia paranoica mi interessa assai, di sicurò ci tornerò con altre piccole (e umili) 'ricostruzioni'. ciao

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  5. sul blog di tonyface ci deve essere qualcosa, se non ricordo male

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  6. Si, infatti avevo letto quel poco sul blog di Tonyface...bisognerebbe chiedere a lui per ricostruire i fatti..chissà che un giorno capiti qui, o che io non gli capiti tra capo e collo..via mail...saluti, prossimo giro credo a Rieti...

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  7. non riesco a scaricare il demo di THE END che avevo su tape ma persi.. acci acci

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    1. Se mi lasci una mail (che subito dopo cancellerò da qui) te lo spedisco. saluti dal gestore di questo blog fermo ai box..

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