sabato 22 novembre 2014

Italian Goth Rock & Bates Motel




Hey folks (o dark folks), torno da queste parti...per quest'occasione ho pensato che potevo addentrarmi in una rischiosa ricognizione su di un genere che molti di voi frequenteranno negli ascolti e che comunque segna a livello stilistico anche la condivisione musicale su questo blog (magari riesco ad introdurlo, in via profana, anche a chi non lo mastica). Sto parlando del goth rock o rock gotico...





Genesi del Goth Rock Internazionale



Un genere che nasce ufficialmente tra le pieghe del punk 77 inglese, che ne codifica la definizione stilistica iniziale (legata evidentemente al punk stesso e soprattutto al post-punk). 
E' infatti proprio qui, all'interno di questa deflagrante esplosione musicale, che nasce ufficialmente la liason tra la musica e il concetto stesso di gotico. 

Un termine, il gotico, già coniato (come tutti i furbetti sapranno) secoli addietro e originatosi in ambienti nord-europei. 
In che cosa si esprimeva originariamente questo concetto? Forse in una certa sensibilità tutta medioevale nel concepire le cose e che ebbe sicuramente la massima espressione (visiva) nell'architettura, quando nel basso medioevo si avvicendò (od anche si mescolò) a livello stilistico al romanico: apportando alte guglie e navate, archi famelici a sesto acuto ed ambienti chiesiastici molto sepolcrali (financo spettrali) in grado di incutere maggiormente il necessario timore dei demoni e di dio (e dei suoi rappresentanti in terra...).
Dopo questa arcaica era (e grazie al tramandarsi di questi edifici afferenti al gotico) questo gusto riuscì a sopravvivere e nei secoli successivi continuo' a suggestionare e ad essere ri-elaborato/arricchito/compenetrato da altre esperienze affini (il romanticismo di fine 700-inizio 800, il simbolismo di fine 800, il dadaismo e il neo-espressionismo tedesco degli anni 20 del secolo scorso -con risvolti anche cinematografici- etc..).
Dopo questo lungo cammino del concetto (portatore di iconografie molto chiare) una parte del movimento punk inglese, non estraneo neanche all'iniziale motto 'No Future' dei Sex Pistols, cominciò ad adottare il termine 'gotico' per definire un certo tipo di sound e una certa atmosfera a latere di certa musica (anche grafico-estetica). Venne varata di fatto una musica molto di rottura e molto 'contro' (e al contempo anche un po' elitaria).
I principali iniziatori? Tra tutti certamente i Siouxsie & The Banshees e i Bauhaus...









Due band certamente seminali del genere musicale e dell'estetica goth rock. I primi partiti nel 76 e i secondi nel 78. Affiancati ben presto dai Cure di Robert Smith (che seppur partiti anch'essi nel 76 avranno modo di dire la loro nel genere più propriamente dal 79 col loro primo disco 'Three Imaginary Boys' e poi grandemente con tutto il seguito della loro discografia).






Ok, come mai non sto citando i Joy Division di Ian Curtis? E qui veniamo alla grande questione dirimente...
A parere modesto del sottoscritto bisogna ora tentare di distinguere tra darkwave e rock gotico. Perchè se quest'ultimo puo' certamente rientrare nella darkwave, non tutto quello che viene definito post-punk (il genere maggiormente lanciato dai J.D.) o dark (non basta vestirsi di nero..) deve definirsi gotico (il goth rock all'inizio è fatto di concetti musicali post-punk ma li trascina in un altro mondo, aggiungedovi spesso qualcosa di più teatrale ed emotivo). Forse, e magari dico una banalità, i Joy Division possono dirsi dark ma non goth: sono per me i padri spirituali di una certa cold wave molto intimista. A livello stilistico ed estetico furono certamente altro (e insegnarono altro: il post-punk ai suoi massimi livelli!).

L'estetica appunto. Una componente essenziale per 'riconoscere' il goth. Nella musica come nell'abbigliamento associato.
Rispetto al post-punk (quell'insieme di esperienze ritmiche e musicali che evolsero i concetti del modo di fare musica punk) i primi goth rocker, a livello musicale, aggiunsero atmosfere più tese e pesanti (con bassi lugubri, giochi di chitarra ipnotici e psichedelici, batterie molto versatili in grado di dettare andamenti rarefatti o al bisogno frenetici e devastanti), innervarono la loro musica di cantati lancinanti, grida, sussurri spettrali, lenti spegnimenti vocali di corredo al volgersi di un ritornello o del brano stesso (come alludendo ad una fine di vita..).
Atmosfere ed espedienti musicali che conferivano al tutto un'alea molto cupa (quindi molto in sintonia con lo stesso effetto gotico del trovarsi in una chiesa costruita e segnata dall'omonimo movimento architettonico, che timorava e al contempo incupiva).
A queste costruzioni musicali si abbinò un'estetica non musicale decisamente corrispondente: nei followers del genere si impose una certa magrezza scheletrica ed un certo candore della pelle (anche qui per assecondare apparenze minimali di vita, che faceva di questi dark degli spettri o degli alieni, quasi come a volersi auto-ripudiare dal genere umano), l'adozione prevalente del nero come colore principale per la vestizione giornaliera (e soprattutto notturna..), trucchi pesanti per esacerbare lo spleen nei volti, catenine, ciondoli retrò, croci (spesso rovesciate..), anfibi a bordo alto, cotonatura esagerata e modellata dei capelli (quasi ad emulare uno stato disperato da reparto psichiatrico) etc..

Un'estetica quindi molto forte, in grado di scioccare i benpensanti (un'intento abbastanza palese nei propugnatori del goth rock ancora oggi) e che garantiva ai cultori del genere una immediata riconoscibilità (tra loro stessi in primis).

A livello ideologico il goth rock si legò a precisi riferimenti filosofici (il nichilismo, l'esistenzialismo, Burroughs etc..), letterari (la poetica simbolista di Rimbaud e Beaudelaire, la letteratura orrifica di E.A. Poe, Lovecraft etc..) ed artistici (il Futurismo, il Dada, il Bauhaus, il De Stijl etc..). 
Si misurò poi con determinate tematiche, che venivano affrontate anche nei testi delle band o nelle varie espressioni artistiche collegate a tale movimento: l'anti-clericalismo, l'occultismo, il rifiuto alla vita, il sado-masochismo, la morte, l'assurdo, il paradosso, l'osceno, la follia, la disperazione, la paura etc..
Tutte cose che venivano affrontate molto seriamente ma anche con una buona dose di ironia (altrimenti si sarebbero uccisi tutti!) e con un certo grado di esorcizzazione.

Un mondo quindi che creò una vera sotto-cultura (ed anche dei sotto-generi: la bat cave, il death-rock, l'horror-punk etc..) e un'immaginario davvero forte, che dalla fine degli anni 70 non ha smesso di affascinare e creare nuovi amanti del genere. 

Urge precisare, a questo punto, che qui si sta parlando del primo goth rock, quello necessariamente collegato al post-punk e alla più generale famiglia new wave. Perchè bisogna essere chiari anche su questo: il goth rock è nato goth (post)punk ma poi si è fatto altro: è diventato metal, prog metal, cyber etc etc..Ormai il concetto stesso si è emancipato dall'originale contenitore (punk) e puo' abbracciare trasversalmente varie stilistiche (con comuni denominatori i temi affrontati nei brani e una certa iconografia di fondo).
Va poi parimenti detto che il gusto gotico in musica (con temi gotici) è partito ben prima dell'ufficiale riconoscimento nel periodo 77-79 britannico. Tanti sono i padri putativi del genere (a livello estetico o per tematiche espresse) che possono dirsi proto-goth o pseudo-goth: i Velvet Underground (che Peter Murphy cita come grande ispirazione), Lou Reed (fondamentale il suo 'Tansformer'), Nico, David Bowie, Screamin' J. Hawkins, un certo blues jazz alla Nina Simone, il prog esoterico (in Italia basti sentire le opere del signor Bartoccetti..), i compositori neo-classici o della prima musica elettronica o concreta del 900 (tipo Luigi Nono, sempre per restare sul fronte italico), i musicisti classici dell'800 (tipo Chopin), financo a certa musica barocca suonata con le spinette etc etc etc.......



Il Goth Rock nella Wave Italiana


Tutta questa proposta musicale e culturale influenzò certamente molti waver nostrani. Difficilmente però si puo' parlare di una scena goth rock (post-punk) italiana negli 80, coesa e collegata (con rassegne od eventi dedicati). 
Definirsi goth già era difficile (anche a livello personale dico, molti si ritenevano waver versatili: una sera ballavano hardcore, la sera dopo Cure e Skeletal Family), incarnare autenticamente e con convinzione questa cultura era un fatto raro --> soprattutto per via delle implicazioni estetiche piuttosto invise (non penso solo alle rivalità tra dark e punk puri, ma anche a livello sociale: basti pensare al sud d'Italia, dove era -ed è ancora viva- una cultura religiosa molto forte che mal sopportava certe originalità cromatico-comportamentali).
A livello musicale ovviamente il goth si diffuse un po' in tutti i repertori delle principali band post-punk della prima ora (che nella maggior parte dei casi guardavano meno ai Devo o ai Talking Heads e cercavano di ispirarsi di più ai vari Bauhaus, Sioxsie, Cure e compagnia bella). Quelle che ne fecero l'unica ragione di vita non furono moltissime: in poche abbracciarono in toto la cultura e le conseguenti implicazioni musical-estetiche del primo goth rock.
Negli anni 80 le grandi città ebbero le scene goth principali (Roma, Milano, Firenze, Torino su tutte), ma anche la provincia a macchia di leopardo presentava gruppi di persone molto vocate a questo mondo cultural-musicale. Ogni zona aveva le sue band e i suoi locali di culto (che suonavano principalmente musica dark gotica e generi affini).
Facendo una rapida rassegna in giro per lo stivale...
A Roma era attivo il giro dark-goth del Uonna Club e la famosa 'scuola musicale di Via Pisino' (dove possono farsi rientrare i Carrillon del Dolore, i Marbre Noir, i Move ed altri --> tutta gente che frequentava le stesse cantine..). C'erano poi grosse band (con discreto seguito) del calibro degli Style Sindrome, i Rosen Kreutz di Marcello Fraioli e Klarita Pandolfi o i Bohémien di Alex Buccini (giusto per fare scorrettamente alcuni nomi e dimenticarmene altrettanto scorrettamente degli altri).
A Milano importassimo fu il ruolo del Virus (primo moderno centro sociale anarcho-punk italiano auto-gestito), che tra l'82 e l'84 consentì la maturazione di un collettivo dark molto goth che avrebbe dato vita alla zine Amen (forse la migliore goth zine italiana anni 80..).
Di Firenze si sà molto, con tutte le sue band della prima onda dark che facevano molto goth rock (i Diaframma degli esordi, i Neon, gli stessi Litfiba che cantavano ad inizio anni 80 'A Satana'...etc etc..).
Una bella menzione merita anche il Suburbia di Perugia dove si insediò una bella scena goth (con tante band: X-Offender, Axa Vanea, Aidons la Norvege etc..).
Poi Torino (col Big Club ed altri posti, Deafear ed altre band), Treviso (con gruppi potenti come i goth-punkers Wax Heroes o i più melodici Scent Merci), Venezia (con forse la miglior goth rock band italiana anni 80: i Death in Venice) e tante località sparse con i loro alfieri del genere (i Thelema e gli Afrodisia Città Libera a Modena, i Rivolta dell'Odio ad Ancona, i Danza Morta a Cosenza, gli Spleen Fix a Salerno etc etc etc...).
Un patrimonio rock che avrebbe lasciato grandi solchi in ogni territorio, una stagione certamente antesignana e d'esempio per tutte quelle esperienze e figure musicali che avrebbero dato vita alla nutritissima schiera goth italiana degli anni 90 (super acclamata, stavolta davvero più amalgamata e riconoscibile..su cui bisognerebbe scrivere qualcosa a parte..).

Ok, ora, dopo cotanto tentativo di svisceramento tematico (sicuramente lacunoso e semplicistico)...ecco l'allegato sonoro ! Ovviamente in sintonia col rock gotico...ci avvaliamo per l'occasione dei...



BATES MOTEL


Una band di cui ho pochissime informazioni. Di queste poche ho già scritto qui http://italo-wave.blogspot.it/2014/01/spezia-wave-pagan-easter.html . E purtroppo rispetto a questo posso aggiungere poco altro (a me piace di più farvi ballare, ve lo garantisco..).
Fu comunque una band esistita brevemente, un'esperienza spezzina di inizio anni 80 da cui sarebbero sorti i Pagan Easter (con al timone -molto probabilmente-, anche in questa vicenda, i fratelli Giangarè, Giulio e Maurizio).
Da quanto mi risulta fecero soltanto questo demo...


'Absurdo 001 (1982)'





Che dire su questa cassettina? Per me c'è dentro l'essenza del goth rock delle origini (ecco perchè ve la propongo!): un cantato denso di struggimento (impegnato su testi intrisi di disperato esistenzialismo), musiche a tratti ansiogene, nervose (con dentro mirabili grida di sax in stile no-wave), pesanti (grazie soprattutto ad un vibrantissimo basso) o da requiem (grazie alle frequenti pause di sospensione). Al limite del deathrock quasi (o senza quasi?).

Perdonerete qualche stridore dovuto alla vetustà della registrazione (ho fatto del mio meglio anche in questo caso !)...spero comunque gli amanti (e non?) del genere gradiranno altamente...Buon Ascolto !


Description of the tape in english: today to share a good example of italian goth rock coming from the early italian wave movement, here on the blog the only demo made by Bates Motel (a band from La Spezia, Liguria region, well-known for the later experience as Pagan Easter --> here where i've shared something about them: http://italo-wave.blogspot.it/2014/01/spezia-wave-pagan-easter.html ). The 4 included songs (on the tracklists are 5 but 2 are mixed) show the most essential goth rock style: frantic vocals (with some screams here and there), existentialist lyrics, nervous post-punk (sometime a bit no-wave thanks to the 'help' of the sax) and definitive deep & dark atmospheres with some breaks of suspension (in a pure goth rock style!).


Please Enjoy

http://www.4shared.com/zip/p8WcIKg7ce/Bates_Motel_demo1982.html


Ringraziamenti in conclusione ad F.d.P. per la condivisione e un saluto a tutti i darkettoni sintonizzati (in special modo agli stagionati cuori dark dei Bates Motel..).

Saluti.



domenica 2 novembre 2014

Rare Garage & Psych Week in Rome: Day 7, The Others




Ok, ecco la conclusione della settimana neo-60s romana, qualcuno si sarà divertito voglio sperare..ovviamente non ho preteso di analizzare onniscientemente tutto il movimento new garage/psych e mod anni 80 capitolino (come avrei potuto farlo? ci vorrebbero mesi di ricerche e di raccolta di testimonianze), ho voluto dare spunti, fare una bella carrellata (almeno coi nomi che ho ritenuto più significativi) e provare a condividere materiale di difficile reperimento (almeno a parere del sottoscritto..). Scorgendo i nomi e i post settimanali qualcuno avrà notato qualche lacuna, in caso, al riguardo, chi si sentirà in dovere potrà segnalare...intanto prima che parta la lamentela sull'assenza di un'altra importantissima band appartenente a questo movimento capitolino...provo in conclusione di approfondimento a conferire un altro allegato sonoro e ad accennare alla storia dei....




THE OTHERS







Un altro progetto rilevantissimo, dico in super-premessa, nato appena in tempo per rientrare nella fatidica decade 80: nel corso del 1989 (quasi sul gong!).

Protagonista essenziale alla base del discorso The Others (senonaltro per un discorso compositivo) è stato Massimo 'Brian Maxwell' del Pozzo --> lo stesso che aveva già iniziato a fare neo-garage & psych qualche anno prima: all'inizio con i Silent Shapes (dall'86 per un paio di anni, assieme ad altri musicisti che sarebbero diventati gli Spookies) e poi (nel periodo 88-89) con i Side Walkers (vedere primo post settimanale..).
Con lui in questo lungo corso (perchè i The Others produrranno tantissimo e suoneranno copiosamente fino alla fine degli anni 90) tanti compagni di ventura --> tra gli altri: Willy Faso chitarra 1992-1993, Fabrizio Napoli chitarra 1995-1999, Roberto Letizia basso 1992-1993, Bruno Apostoli basso 1993-1999, Andy Bartolucci batteria 1992-1993, Davide Irpini batteria 1994-1995, Giuliano Padroni batteria 1996-1999, Stefano Orioli organo 1992-1994, Emilio Quaroni organo 1995.

Una band, i The Others,  che definire profilica è un eufemismo (decisamente la più prolifica di tutto il movimento neo-60s romano 80-90..fatemelo dire!): infatti ci vogliono alcuni conti ragionati per computare quanti dischi abbia prodotto in appena una decade di attività questo gruppo (su discogs neanche son citati tutti ma potete farvene un'idea: http://www.discogs.com/artist/930654-Others-The-9 ). 

Quasi sempre, per le loro uscite discografiche (avvenute quasi esclusivamente su vinile) si avvalsero delle amorevoli cure della Misty Lanes records, una importantissima label (anche magazine, attiva ancora oggi) gestita direttamente (in coadiuvazione, evidentemente) dallo stesso Massimo Del Pozzo. Un canale produttivo che oltre ai lavori  The Others permise anche ad altre svariate band italiane e non (sempre in odore di garage e psichedelia) di potersi affacciare al mercato della musica con produzioni di assoluta qualità.

Ok, sciorinato succintamente tutto ciò, se qualcuno volesse avere ulteriormente un quadro più dettagliato della loro epopea vi consiglio questa bella biografia (purtroppo per i mono-lingua, redatta in inglese) raccontata palesemente dal caro 'Brian' per il sito giapponese Cutie Morning Moon (per dire dove son giunti ad esser conosciuti i The Others..): http://60spunk.m78.com/others.htm  .

In conclusione, per allietare qualche vostro momento di relax, dei The Others, ho qui per voi uno dei loro primissimi demo tape (il secondo per l'esattezza)...



'Outta The Grave! (demo 1990)'






Un lavoro su cassetta decisamente piacevole che lascia già intuire il perchè, in Italia negli anni 90, all'interno del movimento neo-60s, i the Others dissero così tanto la loro (--> pure il caro Bacciocchi li invitò in un paio di occasioni a partecipare a delle brillanti compilation con la sua Faces Records..anche questo vorrà pur dire qualcosa!).

Un demo senza tanti fronzoli (tra garage punk e beat rock), attraversato da una verve coinvolgentissima. 12 brani nel perfetto stile The Others, very british (ma forse soprattutto yankees..) --> lo stesso che avrebbe caratterizzato la band (nonostante i ripetuti cambi di line up) per un buon decennio.

Nota a margine sulla composizione dei brani: son quasi tutti delle cover di gruppi garage americani anni 60, eccezzion fatta per alcune tracce composte dagli stessi Others, tra cui le due versioni alternative (in finir di demo) di 'Feel The Time' e 'No More' (riviste rispetto a quelle apparse sul loro primissimo 45 giri).

Buon Ascolto..


Special Rare Garage & Psych Week in Rome --> Day 7, description in english: As last offer of the weekly documentary on the neo-60s roman movement, we have here one of the first works from the noticeable band The Others (http://60spunk.m78.com/others.htm 1989-1999). It's the second demo tape of the group ('Outta The Grave!), a release with the best tracks from the early periods of the band (with a lot of 'american' covers..) and 2 alternative versions of the 2 songs originary included in their first 7 inches (--> the rare 'Feel The Time / No More'). A really enjoyable collection in the perfect style of The Others: between garage punk & beat rock (a bit psychedelic thanks to the use of the organ).


Please Enjoy

http://www.4shared.com/zip/XtR_Vd-Uce/The_Others_demo_1990.html


Very Well, this is the end..of the week ! Buona scorpacciata neo-60s...

Saluti.


sabato 1 novembre 2014

Rare Garage & Psych Week in Rome: Day 6, Overlord



Sta andando bene il week-end delle mascherate? Io qui procedo col penultimo appuntamento neo 60s romano targato anni 80..e lo faccio avvalendomi del ricordo di un altro importante progetto capitolino...gli...





OVERLORD






Un altro progetto che qualche d'uno di voi avrà già avuto modo di adocchiare (ascoltare?) o che per certi trascorsi anagrafici ricorda limpidamente all'azione (magari non essendo neanche un rocker romano). 
Gli Overlord son partiti sul finire degli anni 80 ed hanno portato in giro il loro rock per qualche annetto, in un'autentica ed intensa attività, almeno fino alla seconda metà degli anni 90.

Dopo qualche cambio di line up e la partecipazione (esaltata) ad Arezzo Wave '88, la band trovò stabilità nella formula del power trio così composto: Marco Marraccini (il leader fondatore, cantante/chitarrista e compositore dei pezzi), Elena Palmieri (al basso) e Massimo Marraccini (batteria/percussioni).
Con questo terzetto ben assortito, con già delle solide esperienze pregresse (la Palmieri, ad esempio, l'abbiamo già incontrata nei Kim Squad..), gli Overlord riuscirono a mettersi in luce ben presto, soprattutto a suon di live infuocati in giro per locali e club romani.

Dopo il periodo di lancio, nel 1989 ottennero la possibilità di fare il loro primo disco con la Crime Records di Napoli: 'Shhhh! The Children Sleep' (questo il titolo dell' Lp). Un lavoro ad occhio molto bello che purtroppo ancora non ho avuto il piacere di ascoltare per intero (se qualcuno potesse agevolare..) e che sono riuscito ad annusare soltanto grazie ad altri sparsi lasciti sonori della band (...trovando quasi tutti i 9 brani del disco).

Dopo questo fortunato esordio vinilico, che portò lusinghieri apprezzamenti alla band, gli Overlord nel breve volgere di un biennio (tra il 91 e il 93) riuscirono a fare altri due ottimi dischi tornado stavolta a giocare in casa con l'etichetta romana Helter Skelter Records: prima editando un 7 pollici self-titled e poi il Cd 'Second Coming' (---> oggi quasi introvabile, con dentro la nuova direzione intrapresa dalla band, a tratti anche molto blues).

L'ultima traccia produttiva ufficiale della band si rintraccia nella partecipazione alla compilation 'No Time to Panic', buttata fuori nel 1996 dalla Panic Records...dopo di che, nada de nada.

Ok, sviscerata un po' la loro storia, a questo punto mi potreste chiedere: 'Si ma che tipo di rock facevano questi Overlord?' Ovviamente tanto neo-garage...

Come allegato sonoro (per farvi a questo punto ascoltare qualcosa), non disponendo di lavori completi, ho pensato che potevo comunque omaggiare questa importante band con l'unico loro live intero su cui son riuscito a mettere le mani (sistemandolo alla meglio per voi..)..il sottostante..


'Live in Rome 28.09.1990'


Un'esibizione grintosa e un po' rude nell'audio, ma che riesce a fornire un'idea ben precisa di quel che andavano proponendo gli Overlord nella prima parte di carriera: sostanzialmente un'energetica proposta di rock'n'roll, con dentro, in un vortice potente, una miscela di garage rock, punk 77 (molto Ramones a volte), rockabilly e piccole inclinazioni blues.

Un concertino di una mezz'oretta circa, con 15 brani dentro (che passano piacevoli e veloci), dove potete incontrare tutte le hit del primo periodo della band (alcuni brani li ho dovuti lasciare 'untitled' perchè non sono stato in grado di identificarli, se qualcuno anche qui volesse gentilmente aiutare...).
A volte vi sembrerà quasi di sentire psychobilly (anche se non ci sono grida alla Lux Interior..), ma sicuramente lo stile prinicipale è il garage punk.
Spero di aver agevolato anche in questo caso un buon consiglio musicale, molto tonico direi (e un po' sporco...) ...Buon Ascolto !



Special Rare Garage & Psych Week in Rome --> Day 6, description in english: like penultimate proposal of this week, here for you the only complete trace that i was able to find (and to set) about the band: Overlord (late 80s-middle 90s). An important formation, starring of the most energetic roman garage punk movement, maker of 3 very good records (the first one 'Shhh! The Children Sleep' really rare..) between the end of the 80s and the early 90s.
Here for you a whole live show with the best tracks from the early period of the band (with some untitleds, unfortunately), where you can hear an incendiary mix of garage, punk 77 (with a clair Ramones scent), rockabilly and bit of blues.

Please Enjoy

http://www.4shared.com/zip/sBW25aUbba/Overlord__live_1990.html


A domani per la chiusura di settimana, con un altro underrated e squisito demo...

Saluti.