venerdì 31 ottobre 2014

Rare Garage & Psych Week in Rome: Day 5, Rainvox




Eccoci ancora, come quinta proposta della settimana neo-garage & psych romana, ecco arrivare la storia e la 'discografia' di un altro bel progettino abbastanza misterioso...quello dei....




RAINVOX






Un discorso, questo dei Rainvox, abbastanza breve (ad occhio un due o tre anni di attività), originatosi nel 1986 e basato sulle ottime idee musicali di un validissimo terzetto capitolino: Andrea Placidi voce/chitarra, Giorgio Bellincampi chitarre/backing vocals, Ruggero Solli batteria/percussioni.

Certamente furono anch'essi una realtà abbastanza significativa nel contesto (soprattutto) neo-garage romano. Tutti e tre gli elementi vantavano già al momento della formazione solide radici musicali nella primigenea onda punk/wave della capitale: infatti con diverse band (rispettivamente, seguendo l'ordine di cui sopra, con Fango, Taxi e The Water) hanno partecipato al primo ed importantissimo Festival Rock del dicembre 79-maggio 80 realizzato al Cinema Espero di Roma ( --> uno dei primissimi festival new wave nazionali, organizzato dalla rivista Ciao 2001, da cui verrà tratta la mitica compilation Rocker '80, con i 4 vincitori finali...rintracciatela...).

Come Rainvox i nostri tre paladini si mettono corposamente in luce nel marzo 1987 quando si esibiscono alla Prima Rassegna delle Etichette Indipendente organizzata al Piper Club, suonando insieme a quotatissime band neo-60s del calibro dei Birdmen of Alkatraz e de Gli Avvoltoi (due nomi mitici del revival 60s degli 80 italiani, il primo già incontrato in questo blog in sede di approfondimento pisano...). 
Da questo evento cominceranno probabilmente a maturare quei contatti importanti che consentiranno loro di arrivare anche a fare il loro unico disco...il 45 giri sottostante...



'Faustine / Side of Love (7'' Mantra Records 1988)'





Un bel disco, è innanzitutto questa la prima cosa da dire a mo' di commento, che fu prodotto (in concorrenza economica coi 3 musicisti) dalla Mantra Records. Una lodevolissima label romana che nella seconda degli anni 80, oltre a questo prodotto firmato Rainvox, ha dato alle stampe interessantissimi dischi new wave (Limbo, Black Rose, Marbre Noir, Gentleman in War etc..) ed anche altri lavori vinilici con sonorità neo 60s (i famosi Allison Run di Verardi son passati di qui per ben due volte, ma anche i già visti Underground Arrows, etc..).
Un'etichetta indipendente che sapeva riconoscere i talenti assoluti di quel periodo e che (decisamente) non sbagliò il tiro neanche con questi Rainvox.

Il 7 pollici in questione racchiude due ottimi brani, entrambi segnati da un certo gusto neo-garage acustico (infatti solo delle chitarre acustiche vengono utilizzate in simbiosi con l'azione della batteria e come base all'ottimo cantato). 

A parere del sottoscritto, le due tracce si differenziano per la cifra stilistica di fondo (anche se si contraddistinguono in maniera comune per una gradevole vivacità di ritmo, condita però da un'atmosfera malinconica di fondo, quasi dark): il primo brano (quello che preferisco), 'Faustine', sembra avere un sapore vagamente americano (magari inseguendo la scuola indie rock del movimento Paisley Underground..Dream Syndacate & co.); il secondo sembra essere più in linea con dettami più inglesi (grazie al cantato che si fa a tratti più beat e la carica più garage punk, anche con rimandi al 77 style).

Peccato davvero non abbia avuto un seguito questo lavoro: dopo questo passo infatti, dei Rainvox si perderanno definitivamente le tracce (---> due dei tre componenti riaffioreranno successivamente soltanto in un progetto blues rock dalla metà degli anni 90: i Bad Influence http://www.bluesandblues.it/artiital/badinflu/badinflu.html#audi ).

Io, in conclusione vi dico! :  ho adorato questo dischetto fin dal primo ascolto ! ....chissà che non capiti la stessa cosa anche a voi...............Buon assaggio sonoro !


Special Rare Garage & Psych Week in Rome --> Day 5, description in english: dear foreign friends, following the sequence of this special weekly sharing, today we have the only record made by another very good roman project: Rainvox (1986-1988?). A 7 inches with 2 really enjoyable tracks in a perfect neo-garage style, totally played with acoustic guitars and drums (in a power trio formation). The first side is for 'Faustine', a track with an american Paisley Underground touch (this is my perception!); the second is the free field of 'Side of Love', a song more animated, almost punk rock with beat vocals and more british in the definitive aspect. Charming lyrics, a bit dark...


Please Enjoy

http://www.4shared.com/zip/uJ3YUm_-ba/Rainvox_7_inches_1988.html



A domani per il penultimo giro della settimanella romana...

Saluti.


giovedì 30 ottobre 2014

Rare Garage & Psych Week in Rome: Day 4, The Kim Squad



Eccoci qua per la quarta giornata della Roma neo-60s...oggi finiamo in compagnia dei....




THE KIM SQUAD





Un altro progetto decisamente interessante e che dovrebbe dire qualcosa ai conoscitori del genere...un bel progetto animato e fondato da un'altra figura chiave della Roma neo-garage & psych anni 80: François-Regis 'Kim Squad' Cambuzat...





Un tipo con una storia particolare (sotto troverete un link opportuno per ragguagliarvi) e che ha sguazzato nell'alternativa di vita fin da..sempre...che è diventato romano d'adozione nella seconda metà degli anni 80, quando ha trovato nella capitale italica l'ambiente ideale per poter cominciare a portare avanti (assieme a dei co-affini, evidentemente) la sua musica.
Lo fece all'inizio proprio con questi The Kim Squad --> Il primo nucleo di quel giro di persone che sarebbe poi confluito nel più esteso (di nome e per coinvolgimento di persone) progetto chiamato Kim Squad & Dinah Shore Zeekapers (con variante finale a volte indicata in 'Headbangers' --> al posto di Zeekapers).
Un bel discorso musicale interpretato oltre che da François-Regis (come brillantissimo vocalist e compositore) anche da altri validissimi musicisti, tra cui: Elena Palmieri (basso), Angelo Pinna (batteria), Giorgio Curcetti (chitarra, già incontrato nei Garbages..) e Roberta Possamai (tastiere).

Per andare nel merito della vicenda, dei Kim Squad possiamo dire che sono stati  certamente uno dei progetti più importanti del movimento neo-60s romano anni 80. Lasciarono infatti a noi posteri (forse!) la perla massima mai prodotta da parte di tutto questo turbinio di band capitoline, un fantastico lavoro su vinile oggi ricercatissimo: l'Lp 'Young Bastards' (---> prodotto nel 1987 niente meno che dalla Virgin, con regia sapiente di uno sconosciuto Oderso Rubini..).
Un Disco che vendette allincirca 100.000 copie e che valse a Cambusat e soci tournèes anche all'estero...

Oltre a questa importante uscita i Kim Squad si fanno ricordare anche per aver vinto a mani basse il terzo concorso 'Indipendenti' organizzato dalla rivista Fare Musica e per aver parteciperano a due importanti compiltion su Lp: 'Rockbeef' e soprattutto 'Lucifer's Friends' (che DOPO i due volumi di Eighties Colours è -a parere del sottoscritto- LA compilation neo-psych/garage più importante degli 80 italiani).

Un'esperienza rilevantissima quindi, interrotta (ufficialmente?) intorno al 1990, quando Cambuzat decise di abbandonare il suo primo e fortunato pseudonimo romano e di 'farlo fuori' letteralmente col disco: 'Uccidiamo Kim'. Un lavoro che avviò (assieme al suo precedente come solista -Notre Dame des Naufrages-, già fatto uscire col suo nome di battesimo) la sua nuova fase di musicista, più dedita all'avanguardia musicale e a quel sound che oggi viene definito come post-rock. Da qui altre collaborazioni e tanta musica...

Per saperne di più sul geniale François-Regis Cambuzat c'è questa sua bella (e corta) biografia http://www.lacasadellagrancetta.it/?p=492  e per seguirlo nei suoi ultimi interessanti movimenti (dove si accompagna con figure di fama internazionale del calibro di Lydia Lunch -sic!-) vi consiglio il sito del progetto Putan Club http://www.putanclub.org/putan_club.html  .

Beeeene, dopo questa più o meno succinta presentazione del personaggio e del suo primigeneo progetto, ecco a voi quello che sembra esser stato uno dei pochi demo prodotti dai Kim Squad...il self-titled sottostante...



'The Kim Squad (demo 1988)'





Un lavoro uscito a ridosso dell'unico Lp prodotto dai Kim Squad. Un gran bel demo vi dico subito, cari miei / e care mie, composto di ben 8 brani, registrati in un qualche studio romano e segnato indiscutibilmente dal grande estro di Cambuzat. 
Una cassetta, dirò secondariamente, per certi versi molto atipica a livello di sound, condita di psichedelia (guardando ai Velvet Underground, sentire la intro del primo brano...) ma fino ad un certo punto, segnata più che altro da un citazionismo blues, qui declinato con toni a tratti anche lancinanti (forse sul modello di quel che faceva sul finire degli anni 80 un certo Nick Cave..).

Le liriche son tutte ben ispirate e il cantato si esprime anche in italiano (..oltre che in francese, lingua madre per François..). Atmosfere definitivamente molto malinconiche e intimiste (neo-classiche anche, per via dell'uso del piano), che cedono il passo di tanto in tanto anche a momenti di vivacità ritmicità.

Insomma, vista la qualità (che è forse solo approssimativa in alcuni passaggi, ma per via della vetustà dovuta alla rovina del tempo, a cui ho rimediato come ho potuto, non certo alla caratura compositiva) e l'alta dose di buona creanza (soprattutto tecnica, anche se non so' precisamente dirvi chi coadiuvò in questo lavoro il bravo 'Kim'), vi consegno un lavoro davvero gustosissimo, da ascoltare magari in un attimo di pace e di riflessione umana...Buon Ascolto !


Special Rare Garage & Psych Week in Rome --> Day 4, description in english: Another pearl from the roman neo-garage & psych movement based in Rome around the 80s, a work from the very important ensemble The Kim Squad (second half of the eighties). One of the best bands of the 60s rock revival in Italy, here with a short formation, maybe before to call itself Kim Squad & Dinah Shore Zeekapers/Headbangers, animated by the brilliant musician François-Regis Cambuzat (today in a project with Lydia Lunch: http://www.putanclub.org/putan_club.html ) and maker of the great Lp record 'Young Bastards' (Virgin 1987, 100.000 sold copies !). This special demo is 8 tracks work marked by some experimental tendencies, influenced from psychedelic rock (The Velvet Underground mostly) and from the most sick blues (maybe following what Nick Cave was making in the same years of this release..). A very good tape, cleaned at my best (maybe not in a miraculous way..).


Please Enjoy

http://www.4shared.com/zip/XlG_qtuNba/The_Kim_Squad_demo.html


Ringraziamenti al solito F.d.P. per l'originaria condivisione e appuntamento a domani per la prossima proposta neo-sixties romana.


Saluti.


mercoledì 29 ottobre 2014

Rare Garage & Psych Week in Rome: Day 3, P.U.B.



Terzo giorno della settimana neo-garage & psych romana...oggi sarò breve, anche perchè il progetto è talmente misterioso che io stesso ne so' davvero poco...comunque, ecco a voi...i...





P.U.B.






Un progetto in sigla (lettaralmente Private Union of Businessmen) che fu attivo tra l'86 e l'89 e che oltre a Roma (soprattutto in ambiente mod) riuscì a farsi conoscere anche sulle riviste specializzate di allora (che li recensirono in più occasioni).
Anche Tony Face (uno dei massimi conoscitori del movimento mod italiano) li ricorda bene sul suo blog nello stilare un bell'elenco di band mod italiane esistite (o in attività) dal 79 ad oggi: http://tonyface.blogspot.it/2006/03/le-mod-bands-in-italia.html (qui si, volendo, che potete farvi una bella lista della spesa..).

I P.U.B. erano molto interconnessi con le altre band neo-garage & psych della capitale. Stefano Bellezza, il chitarrista, si riversò in questo progetto dopo aver fatto parte (nel primo lustro 80) degli Underground Arrows. 
Alcuni altri elementi vengono segnalati in una formazione apparsa su una rivista del 1988 (con anche Bellezza alla chitarra):  Domenico Antonucci voce, Giulio Fermetti batteria, Andrea ‘Dum’ Lapponi basso, Francesco Gazzara tastiere --> Una formazione che ad occhio non si discosta molto da quella fondatrice del progetto (di appena due anni prima). 
Una compagine però, questa dell'88, che rispetto al primo periodo aveva già un po' cambiato lo stile espressivo: gli esordi della band infatti ci parlano di un cantato esclusivamente in inglese e segnato da un classico ritmo garage punk (molto in linea col mod revival attualizzato), in quest'annata (col secondo demo) cominciano a cantare anche in romanesco ed in italiano.

Io qui per voi ho il loro primo e gustosissimo demo (la cover è quella che vedete campeggiare sopra)...


 'P.U.B. (demo 1987)'


Un self-titled molto interessante, di breve durata purtroppo, con 5 brani attestanti il primo repertorio della band (i due nel finale sono registrati live).
Un sound non estraneo a svariate influenze: beat senzaltro (merito degli interventi di una piacevole tastierina), garage punk (di diversa natura), post-punk (per via di qualche cadenza rintracciabile qua e là) e blues (carina la cover di 'Soul Man', peccato si senta male a tratti...i pezzi in studio si sentono benissimo però..).
Un demo prelibato (poi l'ho anche pulito a dovere! piccola soddisfazione personale..)...Buon Ascolto !


Special Rare Garage & Psych Week in Rome --> Day 3, description in english: as next shot of the weekly sequence an other underrated band from the italian capital, the short project called P.U.B. (literally Private Union of Businessmen - 1986-1989). Here with their (maybe) first demo tape (1987), a self-titled with 5 tracks in a pure 80s garage revival style: influenced by 60s beat, garage punk, post-punk (hear some rhythms here and there..) and blues (look at the cover 'Soul Man'..). A little jewel from the old neo-garage & psych age in Rome.


Please Enjoy

http://www.4shared.com/zip/sNAFDfUkce/PUB_demo1987.html



Un grazie ad F.d.P. per la condivisione e un caro saluto a quanti animarono il breve ma significativo discorso dei P.U.B. . A domani per il proseguimento dell'approdimento neo 60s capitolino...

Saluti.


martedì 28 ottobre 2014

Rare Garage & Psych Week in Rome: Day 2, The Garbages




Deng Deng Deng, svegliaaa.... Secondo giorno della settimanella neo-garage/psych nella Roma anni 80 !!...super chicchetta in arrivo...direttamente dal primo periodo di una mitica band romana...i...





THE GARBAGES






Gli afecionados romani del rock più verace ricorderanno certamente questa band. Un progetto che nacque intorno al 1985 grazie alla carica di uno dei vocalist più vulcanici di tutto il rock anni 80 romano: Luigi Bernardini. Un vero 'animale da palco' con una voce potente che si faceva ben volere con i suoi modi schietti e diretti.
Dopo una prima fase di rodaggio e di intensa attività live, i Garbages si fecero una bella fama nella capitale e non solo. Tanto che ben presto cominciarono a maturare contatti importanti, il più decisivo dei quali fu quello con Alberto Cadeddu che li portò a far ben presto un intero loro album in studio (in ben due versioni, una anche con l'elegante vinile rosso): 'Where The Alien Is?' (--> l'unico Lp prodotto dall'etichetta cagliaritana Arresto Cardico, che fu più che altro una tape label).
La band capitanata da Bernardini arrivò a quest'appuntamento con una consolidata formazione (che non era più la stessa di inizio attività, targata 1986 --> quella in foto), con dentro elementi di provata esperienza in altre pre-esistenti/o contemporanee formazioni. 
Agli strumenti nel disco (oltre a Bernardini alla voce) troviamo: Alessandro Magnotta alla batteria, Giorgio ‘Greco’ Curcetti alla chitarra, Romano Pasquini al basso (a quel tempo ancora nell'importante formazione italo-inglese A-10), Vito Serafino alla chitarra e Laura Miglionico alle tastiere (e ai backing vocals).
Il lavoro, viste le indubbie doti dei partecipanti, fu ricevuto favorevolmente dalla critica, che ne esaltò in particolar modo la freschezza e il grande impatto sonoro: un garage punk senza tanti fronzoli, sparato a velocità scatenata e condito dagli ottimi interventi sonori della tastierista Miglionico (che forniva evidentemente il tocco psichedelico definitivo in certi passaggi). Un dischetto da recuperarsi assolutissimamente...

Dopo questo ottimo passaggio, per i Garbages sarebbe toccato tanto altro rumore e apprezzamenti un po' ovunque. Nell'89 partecipano a Hey Roma ! compilation (su Lp): una selezione mitica dell'underground rock romano con dentro alcune delle migliori band capitoline in circolazione sul finire di decade (con dentro molti nomi affezionati al garage e alla darkwave...vedere su discogs). 
Al 90 risale l'ultima produzione ufficiale del gruppo: la partecipazione (ancora su vinile) alla compilation 'Rock Contro il Proibizionismo' promossa da Stampa Alternativa, Wide Records, Rockerilla e il Coordinamento Radicale contro il Proibizionismo (anche qui con dentro molte altre ottime band del periodo, stavolta dal calibro anche nazionale...Afterhours, Not Moving, Fun House etc..).
E dopo? Altri cambi di formazione (con ad esempio gli ingressi di Simone Mulas alla voce e di Francesco Pagni -ex Death SS- e Giuseppe Moscato) e diversi altri concerti. 
Il tutto sfumerà poco dopo la metà dei 90 e senza più Bernardini (scomparso ormai tanti anni orsono e ancora compianto da tutti i rocker romani che lo hanno conosciuto) il progetto non verrà più ripreso.
Una folgorante storia che ha lasciato buonissimi ricordi nella capitale...ai concerti dei Garbages non ci si annoiava di sicuro...
E per dimostravi che la loro musica non faceva di certo addormentare...ecco a voi l'unico loro demo in mio possesso, direttamente dal loro primissimo periodo...


'Welcome Back On Earth (demo 198x)'





Un piccolo lascito (appena 5 brani per 20 minuti di durata) ma con un potentissimo sound all'interno, in grado di destare anche le menti più narcotizzate --> Puro rock'n'roll con cantati piuttosto incazzati (per parlar bene..).

Gli stili di riferimento sono un certo garage 60s molto sincopato od anche quello americano alla Stooges di inizio anni 70 (in qualche passaggio sembra farsi quasi hard rock) e poi tanto punk vecchia scuola (anche e soprattutto 77). Il tutto condito dalle spruzzate psych fornite dalla tastiera e da alcuni giochi di chitarra.

Il demo purtroppo è senza una precisa datazione ma si colloca sicuramente a ridosso dell'uscita di 'Where The Alien Is?' (quindi credo 1987, se non proprio 1988).
Fu registrato tutto dal vivo al Mama Dog: un locale romano dove molte band andavano a suonare e dove a fine esibizione veniva consegnato loro un nastrino, con dentro la registrazione (eseguita con un multitraccia) mixata alla svelta da qualcuno dei proprietari (che davano evidentemente un bell'incentivo ad andarci a suonare!).

Buon Divertimento coi Garbages...


Special Rare Garage & Psych Week in Rome --> Day 2, description in english: today a little and energetic demo tape from the early period of The Garbages (Rome, Lazio region 1985-middle 90s). A very good formation across 80 and 90s with a rude garage punk style: devoted to the best and animated 60s garage (with some psych touchs --> thanks to thework of the keyboard) and to the old punk school (77 mostly). 5 tracks of pure energy !


Please Enjoy

https://www.4shared.com/zip/7PwJUqn-fi/TheGarbages_demo.html


Ovviamente, in conclusione, dedico il presente post alla memoria di Luigi Bernardini (ed anche agli ex Garbages, off course!!) e rimando tutti a domani per il terzo approfondimento settimanale con la Roma garagista e psichedelica.

Saluti.



lunedì 27 ottobre 2014

Rare Garage & Psych Week in Rome: Day 1, Technicolour Dream



Hey followers, da un po' di giorni mi frullava in testa l'idea di un'altra settimanella psychedelica sul modello di quella svolta qualche mese fa a Pisa...ecco quindi che a fronte di una possibile e discreta scelta fra chicche 60s revival targate anni 80, ho potuto assemblare delle 'cartelle cittadine' per le principali capitali italiane di questo particolare movimento musicale alternativo, che fu vibrantemente attivo nel nostro usurato stivale proprio in questi anni.
Oggi cominciamo un piccolo viaggetto fra produzioni rare (perlopiù registrate su cassetta) nella capitale anche politica di questo nostro simpatico staterello (...aspettatevi le altre settimanelle cittadine nei prossimi mesi).
Preparate gli occhialini in 3 d (magari questa musica vi favorirà visioni oniriche, chi lo sa' !) e accomodatevi sulla vostra location preferita d'ascolto...via con una piccola presentazione della scena e infondo pronti per il primo inserto sonoro...ciak, si gira!


Mod, Psichedelia e Garage a Roma


Sintetizzare quel che è stato il movimento mod/neo garage & psych a Roma negli anni 80 non è facile, nè ci proverò (vorrebbero mesi di studi che non ho comunque fatto), in questo scritto cercherò di snocciolare qualche storiella e di fare un piccolo excursus di band significative (quelle che non troverete qui, magari saranno oggetto dei prossimi post della settimana...).

Tutto inizia anche qui nei primissimi anni 80, quando anche a Roma andava organizzandosi un movimento mod embrionale e imperniato sulle prime band che cominciavano a vocarsi ad un certo revival 60s, spesso attualizzato in chiame punk od anche post-punk/new wave.
Da dove partire con qualche nome significativo e con qualche storia di rilievo??

Forse dal primo e simpatico corso dei 451..


 

Un gruppetto romano già costituito sul finire dei 70 (incarnato dalle gesta di Massimo Villa, Stefano Bonagura, Daniela Bardi) che nel 1980 buttò fuori un 7 pollici niente meno che con la Italian Records di Oderso Rubini, con dentro una delle hit dei 60s italiani firmata Equipe 84: '(Io) ho in mente te'.
Un'uscita sintomatica di quanto ci fosse nell'aria un bisogno di ritorno ai 60 (a Roma come altrove), con un armamentario magari ammodernato (infatti i due brani inclusi in questo disco sono anche molto new wave, la b-side si intitola proprio 'New Wave Rho' !).

Poi, venendo a cose più propriamente mod e molto garage punk, sempre nel 1980 è da segnalare la nascita di una delle band più importanti della scena capitolina (e nazionale, off course!!): gli Underground Arrows.




Un gruppo importantissimo, non solo per la proposta musicale (che forse sarà quella che da questo consesso riuscirà a conseguire gli onori maggiori anche fuori della capitale), ma soprattutto per il lancio stesso del movimento mod a Roma.
Sono infatti loro, capitanati dall'eclettico leader e cantante Roberto Falsetti, ad organizzare assieme ad altri uno dei primi e più importanti mod raduni nazionali a Roma (--> subito dopo dopo gli altri pioneristici promossi dalla prima fanzine mod 'Faces' di Tony Faces e Alfred Cancellieri..).
E' il dicembre 1983 quando viene organizzato in un locale di Roma il 'Mod Alldayer', un vero e proprio evento dove si esibirono oltre agli stessi Underground Arrows anche i concittadini Halfbeat, i Lager di Cosenza, gli inglesi Small World e gli spagnoli Brighton 64. Un raduno ottimamente riuscito e che vide anche la presenza del DJ Eddie Piller, un mod in vista in terra britannica, produttore e fanzinaro molto conosciuto ad inizio anni 80 (credo fu un autentico colpaccio l'averlo avuto a Roma per questa occasione!). 
Fu quindi un happening decisamente significativo per la capitale che di sicuro incoraggiò il movimento cittadino e che convinse qualcunaltro a buttarsi in questa musica dal chiaro accento british ma che poteva essere riadattata in una modalità tutta italiana (---> come stavano dimostrando altre band sparse per lo stivale, tipo i Blind Alley di Restagno o i Not Moving dello stesso Tony Faces, ad esempio..).
Dopo questo super-evento, verso la fine del medesimo anno, gli Underground Arrows (torniamo a loro perchè recano una storia autenticamente significativa per il mod nazionale, oltrechè romano) suonano in Inghilterra, a Londra per la precisione, per due concerti e diventano così la prima mod band italiana a riuscire in questa impresa (insieme, ma seguiti di poco, ai Four By Art di Milano...). 
Da qui matureranno per questa band contatti importanti che consentiranno loro di fare (e stavolta è un record autentico) i primi dischi inglesi registrati da band modernista italiana in terra albionica (biennio 86-87): dapprima uno split 7 pollici con i Threads 'The Phase III Mod Bands' (con dentro la fantastica 'The Beat of Life') e poi il disco in solitaria, sempre un 45 giri, 'No Chance to Escape' (anche questo come l'altro prodotto dalla Unicorn, etichetta importante del voluminoso movimento mod inglese). Due produzioni che tralatro verrano accolte molto favorevolmente anche dalla critica inglese specializzata di quegli anni (potete ascoltarle inserite nella raccolta antologica del 2010 'The Ultimate Collection 1982-1992'...che cercare da queste parti potrebbe non risultare errato  http://radiomolotov.blogspot.it/2010/08/underground-arrows-ultimate-collection.html )

Dopo gli Underground Arrows o già in contemporanea ad essi si originarono ovviamentealtre band. E nacque chiaramente un nutrito movimento, con i suoi locali e i suoi ritrovi. Tra queste si svilupparono giustamente tanti differenziazioni giocate in chiave neo-60s: c'era chi faceva cose più garage punk più dure (riadattando i Kinks o i Sonics ad esempio), chi si dava di più a produzioni psichedeliche (scuola americana o inglese late 60s che dir si voglia), chi condiva col folk o col blues, eccetera eccetera..

Insomma ci fu una bella diversificazione, e di conseguenza anche una discreta proliferazione di band.
Qualche nome? 

Beh, per fare delle menzioni posso partire ancora dai già incontrati Panjandrum (qui: http://italo-wave.blogspot.it/2014/07/rare-7-inches-week-day-4-panjandrum.html ) che erano attivi tra l'80 e l'84 e che strizzavano decisamente l'occhio alla psichedelia dei Pink Floyd e ad un certo atteggiamento british.


Vanno poi ricordati i Modern Charms guidati da Paolo Petrucci (1984-1986)...




I Side Walkers, una band che era attiva nella seconda metà degli anni 80 e che fece un ottimo demo nel 1988 (rintracciabile qui: http://www.romasuona.it/archivio-storico-the-side-walkers/#sthash.jMPpcz3M.dpbs ).

I Woody Woodpeckers, autori di un buon garage punk (--> da non confondersi con i pordenonesi Woody Peakers..).

I già incontrati Fasten Belt, che soprattutto nella loro prima fase di carriera unirono ad una vibrante struttuta punk rock una decisa spruzzata di garage (soprattutto nel loro periodo High Rise, per intenderci...).




I Bandana, che fecero un ottimo Lp con la Klang Records sempre nell'88 e che erano così composti: Aleksande Nuccilli, Simon Dog, Fabrizio ‘joe’Vannini, Rik Drill.




Sul finire degli 80 erano ben desti gli spumeggianti Geki (formazione 1990: Caveggia basso, Suppre chitarra, Pischens chitarra, Colera voce, Cristiano batteria), di cui sul tubo potete trovare qualcosa...




Altro gruppotto dello stesso periodo erano i Flies (molto folk & psych), di cui vi consiglio la loro pagina fb https://www.facebook.com/Fliesroma  e l'ascolto del loro ottimo (e purtroppo unico) Lp datato 1989 ('On The Other Side of The Tracks')...




C'erano inoltre, sempre in questo lasso temporale, i Sentinels, che facevano un garage psych piuttosto divertente e un po' carnevalesco. Formazione: Hey-u-genio voce, Steve Stroll voce, Klau Auf basso, By Bau tastiera, Alex Petrol tastiera, Mars Fra'joly chitarra e Feby Xoz batteria. Incisero un pezzo per la compilation 7" EP "Astina Astina Tipompomele" prodotta dalla I.R.F. e dalla Bufala Record nel 1992.
Sul tube si trova questo loro bel brano (non indifferente a liriche demenziali Skiantos style): https://www.youtube.com/watch?v=W6oPKTlDw08 .




Vanno annoverati poi gli Spookies (88-91) che ad inizio anni 90 sarebbero diventati gli Head and The Hares (autori di diversi dischi nei 90 --> vedere sempre discogs ed ascoltarli in caso)...





Appena fuori Roma (a Civitavecchia) erano attivi i Jelly Fish: Luca Piccione voce, Kit Gould chitarra, Alberto Angelini basso, Paolo Mastandrea tastiere, Riccardo Galli batteria. Una compagine che amava unire al garage atmosfere blues e un certo rock alla Dire Straits. Parteciparono ad Arezzo Wave 89 e cercarono di mettersi in evidenza soprattutto nel corso degli anni 90. Sul tubo c'è questo loro bel pezzo: https://www.youtube.com/watch?v=ypey7Ym63RQ .

Basta così? No dai, mi son dato una settimana per sottoporre anche altri nomi...

E poi, dopo questa carrellata (eseguita anche un po' a capriccio del sottoscritto) possiamo entrare finalmente nella sezione 'proposte e storie con allegato sonoro'...ed iniziamo l'approfondimento di raro garage & psych a Roma narrando e condividendo qualcosa dei......



TECHNICOLOUR DREAM





Eccoci qua, sul finire di post, difronte ad un progetto cruciale per il movimento mod e psichedelico romano, tralasciato in fase di breve excursus storico-fotografico proprio per afrontarlo meglio qui (chi avrà notato altri 'buchi storici' magari si ricrederà durante la settimana -scorgendo le varie proposte- od integrerà alla fine della stessa...).
Chi conosce questi Technicolour Dream? I conoscitori del genere di riferimento conosceranno senza meno. Quanti precisamente sapevano che trattasi di progetto già con prodromi nei 70?
Infatti i due protagonisti principali (in foto) Marco Conti (bassista/voce) e Fabio Porretti (voce/chitarra), già dal 76 per un quadriennio (con termine nel 79) provavano a proporre una psichedelia ammodernata con una formazione denominata Fosphorescent Cat. 
Un discorso che fu breve anche perchè i tempi non erano ancora maturi per una riproposizione di una psichedelia più pura (un po' sopravanzata in quegli anni, nel campo della musica rock, dal progressive, dall'art rock e dall'hard rock classico), in grado di riprendere il discorso partito nel secondo lustro dei 60. I Fosphorescent Cat non lasciarono traccia però.
I due pertanto, al termine di questa esperienza, interruppero il sodalizio, e solo dopo qualche anno (nel 1983) e a seguito del nuovo interesse per queste sonorità, tornarono insieme. Dapprima come Chokin Spires e poi definitivamente come Technicolour Dream. E con loro a completare il terzetto originario (alla batteria) Paolo Conti (fratello di Marco).

In questo clima di montante interesse per la neo-psichedelia associata al garage e riadattata in un luce quasi punk, la nuova formazione ebbe ben presto modo di mettersi in risalto: esibendosi, mandando in giro materiale, e dopo poco anche cominciando ad incidere con qualità: incisero un brano che venne allegato alla fanzine Lost Trails (la fanzine gestita da Claudio Sorge, faro del movimento neo-psych italiano, per mod ma non solo) e soprattutto riuscirono a partecipare alla prestigiosissima compilation 'Eighties Colours' (col fantastico pezzo 'Vinyl Solution'), vera compilation di varo ufficiale del revival neo psych & garage italiano (prodotta dalla Electric Eyes Records nel 1985).

Dopo questi fortunatissimi passaggi, che valsero alla band una certa notorietà nell'ambito del revival 60s, arrivò quasi subitaneamente l'occasione di fare un intero Lp. L'occasione fu concessa loro dalla neonata High Rise di Federico Guglielmi, che produsse loro il fantastico 'Pretty Tomorrow'.
Un lavoro ancora oggi acclamatissimo  e osannato dagli addetti del settore. Estremamente intriso di quel sound che i Technicolour Dream amavano tanto: la psichedelia inglese dei tardi 60s alla Pretty Things, Tomorrow (il titolo dell'Lp è difatto una crasi omaggio a queste due band), alla Creation, alla Move etc..

Ottenuto così un discreto successo, ci si sarebbe potuti aspettare una lunga vita per il progetto (che nel frattempo aveva visto avvicendarsi altri mirabili musicisti agli strumenti: Luciano Pavia, Paolo Porretti, Alessandro d'Aloia), invece i due protagonisti principali decisero di prendere strade diverse...

Fabio fonderà un'altra grande band neo psych romana (stavolta con forte ancoraggio post-punk anche), i Magic Potion...




...che faranno 3 dischi sempre con la High Rise di Gugliemi tra l'87 e l'89 (--> assolutamente da ascoltare).

Mentre invece Marco Conti darà vita ad un altra importante compagine (più longeva stavolta): i Pale Dawn. Un progetto che acquisirà un certo rilievo grazie alla partecipazione al volume 2 di Eighties Colours (sempre Electric Eye Records) e ad un disco 7 pollici ('Mesmeric Moon') con la ultra citata High Rise (che l'avrete capito no, diede una grossa mano a molte formazioni neo-psych e garage capitoline..e non solo).

Ok, ora dopo cotanto scritto, l'effettivo allegato sonoro dei Technicolour Dream...


'Radio Sessions (live recording 198x)'


Trattasi di un piccolo e delizioso reperto sonoro, di cui non ho copertina ne immagini della tape, che fu registrato molto probabilmente nello stesso anno di uscita di Pretty Tomorrow (1985 quindi..). 
E' una mini raccolta di radio sessions (esibizioni dal vivo espletate in alcuni studi radiofonici) eseguite dalla band (stavolta con ragionevole certezza) proprio per andare a promuovere il disco attraverso i preziosissimi canali eterei.
La cartella si compone di 5 ottimi brani registrati (con mirabile perizia) dal vivo e che si trovano quindi anche in Pretty Tomorrow.
A livello stilistico, le canzoni sono tutte abbastanza vivaci e ben ritmate: influenzate dal beat, dal punk e attraversati da improvvise distorsioni di chitarra (quei necessari tocchi acidi e rudi che marcano l'intento psichedelico dei Technicolour Dream...). L'unica che si discosta nell'esecuzione è 'Lancaster Girl', suonata in chiave acustica e che ha un andamento da ballad.
A corredo ho aggiunto in cartella anche un Pdf con la principale rassegna stampa che ha riguardato nel tempo la band. Spero gradirete anche questo...intanto...Buon Ascolto...



--------------------------------

Rare Garage & Psych Week in Rome / Presentation


Today, on this blog starts a week with rare releases that come from the old neo-psych / garage mod revial movement that was very strong in Rome between the early 80s and the first years of the 90s. The first 'number' of the weekly sequence is dedicated to the Technicolour Dream (1983-1986)...

Description of the tape in english: As first issue we have here a sort of mini collection of the band, coming from some radio sessions, played around 1985 to support the outside of Pretty Tomorrow (their only Lp, produced in 1985 by High Rise records --> really adviced the listen!). The 5 tracks are a pure example of the very good qualities of the band: a mix of garage psych (following the english school of bands such Pretty Things, Tomorrow, Move, Creation etc..) re-edited with a definitive punk taste. Really good the acustic ballad 'Lancaster Girl'.


Please Enjoy

http://www.4shared.com/zip/s_nbyzAjba/Technicolour_Dream_radio_sessi.html


A domani per il proseguo della saga capitolina...


Saluti.



sabato 18 ottobre 2014

Italian Swiss Wave & W.U.R.



Hey bei soggettini e fruitrici del web, bentornati qua...oggi vi do' in pasto una ricognizione fuori confine italico, pur rimanendo a parlare (e pienamente) di wave italiana ! Si va in Svizzera per questo giro...e chi lo avrebbe detto...



Movimenti di Nuovo Rock Italo-Svizzero


Tempo fa aggirandomi per alte valli piemontesi con qualche ricerca virtuale mi son detto: ci sarà stata una new wave svizzera nella parte italiana di questo ameno e apparentemente pacifico staterello europeo? La risposta è giunta dopo un bell'approfondimentino personale...un giro davvero interessante per il sottoscritto !
Forse era normale aspettarsi di trovare qualcosa, però vi garantisco che è stata gita affascinante e comunque non tanto semplice (per ragioni anche un po' linguistiche a volte...). Ovviamente bisognerebbe indagare ulteriormente, chiedere a qualche protagonista di allora...ciurlare meglio nel manico...io posso favorirvi questo...

Di punk ne ho trovato poco per tutto il periodo di mio interesse: tracce di primigenee band nella svizzera italiana che già nella fine dei 70 facevano punk sugli stilemi della prima vulgata...non ne ho trovate...
Ho trovato invece piccole grandi storie assolutamente degne di nota (ed anche decisamente wave, off course!!)...vediamo...

Parto per questa ricognizione dalla storia di Carlo Jolli, un rocker chiave per la musica alternativa ticinese. Un valido musicista di Bellinzona che fin dalla seconda metà dei 70 ha segnato un po' il rock della Svizzera italiana. Non solo contribuendo a fondare band, ma lanciando anche un genere: il rustick rock. 
Difatto un rock in salsa locale con cantati in dialetto ticinese. Un'intuizione questa che fece scuola, grazie soprattutto all'esempio che diede con la sua prima band più importante: gli Oroc Flambè.




Una band fondata nel 1978, attiva ancora oggi (la foto è recente e Jolli lo vedete seduto sul bracciolo di sinistra..), che ha coinvolto nel tempo molti musicisti delle più diverse estrazioni e che ha certamente influito sul moderno rock ticinese. Stilisticamente gli Oroc Flambè han miscelato molte cose, quindi anche new wave e punk rock (anche se hanno davvero proposto un bel miscuglio di rock e di musica in genere).

Jolli fin dal 79 ha anche iniziato ad organizzare (insieme ad altri evidentemente) l'apprezzabile festival di Sementina (una località vicino a Bellinzona) dove per tutti gli anni 80 han potuto esibirsi molte band locali, e immagino, molte anche con stilistica wave.

Per passare ad altro pur restando a Bellinzona, nel 1980 c'è da segnalare la costituzione degli Scarp da Tennis. Una dei primi gruppi rock ticinesi a sondare sonorità più new wave, anche se con un sound molto in continuità con il rock classico precedente: infatti tutti i componenti originari -Mario del Bon basso/voce, Fabrizio Ghiringelli chitarra/voce, Tiziano Caprara batteria (i tre membri storici della band)- avevano già iniziato a suonare fin dai tempi del beat anni 60 (anche in gloriose formazioni ticinesi come The Nightbirds e Riddleboys) e del prog anni 70 (The Gong). 




Questi allegri rockers in perenne evoluzione (autori di un rock molto ironico) arrivarono forse a fare il primo disco rock wave ticinese anni 80 (nel 1983): 'Alè Granata Alè / Rott Ratt Ruud Rock' (cercate su you tube e vi sarà concesso di ascoltare..) --> un disco synth pop rock wave, fondamentalmente..
Vanno anche loro inscritti nel fenomeno del rustick rock, seguendo chiaramente la lezione dei coevi e concittadini Oroc Flambè. Qui c'è il loro sito ufficiale: http://scarpdatennis.ch/  .

Nella Val Mesolcina, a Mesocco, nel cantone dei Griogioni stavolta, sempre in una chiave pseudo-rustick rock (per via dell'utilizzo di un altro dialetto svizzero-italiano, quello mesolcino per l'appunto) erano attivi i The Nightmare of The Scarecrow...




Una band che era capitanata da Luciano Toscano e che era autrice di un post-punk folk molto sornione ed accattivante. Sul tubo ci sono dei brani di questa band nel canale you tube dello stesso Toscano  https://www.youtube.com/user/doggentle/videos --> sono tutti tratti dal suo disco solista del 99 'La Scinta del Dragh', se aguzzate la vista trovate anche i tre brani che in precedenza furono da lui composti e suonati assieme ai Nightmare: 'E Baila i Giupin', 'Ia Ciapou l'Orz' e 'Topo su Marte'.
La formazione al completo era così composta: Luciano Toscano voce/chitarra, Beat Caviezel batteria, Roland Fuhrer basso, Joel Schafli chitarra. Con collaboratore occasionale (al violino) Simone Hellmuller.


Per passare a qualcosa di rispondente a dettami più precisi della new wave internazionale, dobbiamo spostarci a Chiasso, dove erano attivi (tra l'81 e l'85) i formidabili Dr. Chattanooga & The Navarones.




Un ensamble molto interessante che proponeva una new wave decisamente sperimentale (un po' alla Tuxedomoon, minimal wave e con forti condimenti etnici) e che vide tra le sue fila (tra gli altri) Giorgio Rossi (nel periodo 82-84), Nicola Marinoni (alle percussioni) e Franco Ghielmetti. La mente creativa del progetto fu certamente Francesco Vella (il loro carismatico vocalist dalle movenze teatrali), oggi maggiormente conosciuto come affermato pittore neo-espressionista. In questa pagina potete leggere un ricordo di quell'esperienza e del clima anni 80 in cui operarono il Dr. Chattanuga (il Vella...) e i suoi Navarones : http://www3.ti.ch/osservatorioculturale/evento.php?eve_id=7245 .
Qui invece (ancora su you tube) potete ascoltare qualcosa dalla loro produzione musicale (benedetti passaggi televisivi nelle tv locali svizzero-italiane...) : https://www.youtube.com/results?search_query=dr+chattanuga+navarones  .



Ok, dopo queste segnalazioni, arrivati a questo punto qualcuno si starà chiedendo (magari qualche esperto di geografia svizzero-italiana..): 'e i centri principali della Svizzera Italiana, Locarno e Lugano?!?!?'
Beh, per queste due realtà cittadine c'è da fare un discorso un po' a parte. Ci fu un grande movimento rock anche qui, però moltissimi musicisti afferenti a questi due importanti centri urbani svizzeri collaborarono e misero su band nella maggiorparte dei casi per vocarsi all'hard rock o ad una jazz fusion ancora fortemente influenzata dal prog dei tardi anni 70. Tutte cose validissime ma un po' fuori dai canoni che più interessano in questo blog; comunque, in questo sito (per chi volesse approfondire vicende extra-wave) sono ripercorse molte genesi di questi progetti musicali che intercorsero tra queste due città:  http://www.midnight-productions.ch/omaggio_ad_andy_kauz.htm .
Menzioni a parte che scorrettamente risalto in questo contesto sono per la saga dell'ottimo e compianto vocalist Steve Lee (cantante nei Chosen Survivors, Krak e nei più famosi Gotthard ---> tutte formazioni hard & heavy) e per i progetti locarnesi come quello dei Forsale (hard rock wave stile Europe) o dei Brainstorm capitanati dall'eclettico Aldo Martinoni (un altro nome di spicco della musica alternativa ticinese) che facevano una jazz fusion con anche vaghi rimandi new wave.

Infine, sempre a Locarno era attivo un altro progetto degnissimo di nota e che anzi, qui per voi si fa inserto sonoro...ecco in conclusione la storia del progetto...




W.U.R.




Un misterioso acronimo che negli anni 80 incarnava le principali produzioni avanguardistiche del geniale musicista ticinese Roberto Raineri-Seith.
Una figura rilevantissima nel movimento underground sperimentale della Svizzera e che era in contatto con il meglio del circuito elettro-industriale di quegli anni (molto collegato ad esempio con la ADN Records di Milano...).
Un artista del synth molto riconoscente alla scuola elettronica di Dusseldorf e ai primi sperimentatori di musica concreta o industriale (anche italiani come Luciano Berio o Luigi Nono), che fin dai primi anni 80 come W.U.R. produsse molte cassette e composizioni sperimentali per installazioni, video-performances o rappresentazioni teatrali d'avanguardia.
Nel campo della sperimentazione elettronica puo' certamente annoverarsi tra le figure di spicco in ambito svizzero italiano assieme a Bruno Spoerri.

Nel tempo ha sviscerato varie collaborazioni con altri musicisti, nella seconda metà degli anni 80 va ricordato il caso del progetto eletronico (molto minimal synth e decisamente darkwave) Religion in Silence.





Una formazione a due che vedeva all'opera oltre allo stesso Roberto Raineri-Seith (prevalentemente ai synth) anche l'ottimo musicista Renato Tschabold, qui come chitarrista e vocalist del progetto (morto purtroppo troppo presto, nel 1992...)
Sono ascoltabili sul canale you tube di Raineri-Seith due estratti da un'esibizione del 1987 come Religion in Silence (basta cercarli, i darkettoni in cerca di chicche non se ne pentiranno..): https://www.youtube.com/user/birbabirbabirba/videos  .

Tra il 1989 e il 1991 Roberto Raineri-Seith ha anche gestito il festival di musica d'avanguardia 'L'Altro Suono', dove andarono a raccolta il meglio dei musicisti svizzeri del periodo, quelli ovviamente calati maggiormente nel consesso della sperimentazione elettronica ed industriale (affini al progetto W.U.R. quindi...).

Ancora oggi Raineri-Seith continua a sperimentare e ad insegnare come si fa musica elettronica d'avanguardia. Oltre ad alcuni brani che potete trovare sempre sul suo canale you tube vi segnalo anche che il nostro ha persino pubblicato un libro nel 2014 (--> scaricabile gratuitamente qui: http://www.controlvoltage.org/htm/products.html ) dove vi narra la storia del sintetizzatore analogico e della musica elettronica internazionale in genere, un'altra sua iniziativa davvero interessante (---> mi raccomando su questo sito visitate anche le altre pagine, c'è altro da sapere su Roberto Raineri-Seith e anche da ascoltare..).

Qui per voi c'è una delle sue prime produzioni a nome W.U.R. ...



'Stahlruinen (c26 W.U.R. 1986)'





Una cassettina molto carina e abbondantemente sperimentale (agli amanti di sonorità più melodiche potrà suonar male...), sicuramente segnata da quei riferimenti musicali di cui sopra: elettronica minimale ed industrial.
Credo fu autoprodotta dallo stesso Raineri-Seith e sicuramente distribuita dalla ADN Records. I brani sono tutti strumentali e ben realizzati.

Il lavoro puo' essere diviso stilisticamente in due (...proprio ricalcando la suddivisione nei due lati): nella side A prevale un'elettronica molto ben infarcita di rumorismo industriale ben campionato ed amalgamato (che rimanda un po' ai primordi dell'elettro-industrial più minimale); nella side B prevale invece una tendenza più ambient/dark ambient (anche se l'inizio è decisamente minimal synthpop con 'Zahl und Spannung') e vi spiccano le ipnoche ed annichilenti 'Stahlharmonie' e 'Stahlruine'.

Un lavoro per amanti di sonorità non convenzionali...di sicuro non da classifica pop!! Buon ascolto...



Description of the tape in english: dear friends today an experimental tape from the italian swiss wave, made by Roberto Raineri-Seith under the name of W.U.R. (Locarno, Canton Ticino 1984-1994). A project very experimental related to the ADN Records (a famous indie label based in Milan in the 80s) and very influenced by the best electro-minimal/industrial artists across 70s and early 80s. Here with a tape from the early period of W.U.R., a work divided in 2 parts, 2 sides clearly different: the first with a classical electro-industrial of the early age (noisy and minimal synth), the second in a more ambient/dark ambient style (exception for the well rhythmed 'Zahl und Spannung', almost synthpop) with the great/hypnotic tracks 'Stahlharmonie' and 'Stahlruine'.


Please Enjoy

http://www.4shared.com/zip/ie_Q4KMbce/WUR_demo_1986.html


Ringrazio Mad Max per la condivisione del demo e dedico il presente post alla memoria di Steve Lee e Renato Tschabold, oltre che a tutti gli altri musicisti italo-svizzeri che animarono la loro scena anni 80.

Saluti. 

 

sabato 27 settembre 2014

Some Songs Are Better Than Others (compilation 1987)




Quest'oggi cari followers, vi agevolo una bella compilation (credo rimasta fino ad ora abbastanza inedita per il web..) con dentro una appetitosa rassegna di progetti e nomi super-significativi del nuovo rock anni 80 piemontese (prevalentemente torinese)...vai con l'illustrazione !



'SOME SONGS ARE BETTER THAN OTHERS'





A mo' di presentazione, posso dire ben poco, specie riguardo al curatore o l'etichetta che curò l'uscita di questa tape compilation. Sulla folder (molto semplice e poco particolareggiata) compare soltanto un riferimento (con tanto di numero di telefono, oggi inesistente..non provate a chiamare!): Santa Cecilia.
Ora capire chi si celasse precisamente dietro questo psedunimo è compito arduo. Forse era una tape label attiva nell'underground torinese, gestita da qualcuno dei soggetti coinvolti nella compilation. Il numero di serie (quel 106 che notate anche qui sopra) lascia supporre che questa 'Some Songs Are Better Than Others' sia stata l'uscita numero 6 del primo anno di attività di questo canale produttivo, forse chiusosi abbastanza presto. Sul web non si trova niente riguardo questa Santa Cecilia (a meno che non cerchiate la santa, che guarda caso è la patrona della musica...protettrice della buona musica e di tutti i buoni muscisti: da qui forse il gioco promozionale nel titolo della presente compilation! Tutte supposizioni...amen!).

A livello stilistico si spazia molto all'interno della tracklist: molto mod rock (garage), diversa proposta dal sapore wave, ballads e alcuni sperimentalismi.



Le Band / I Progetti Musicali nella Compilation



01. GG RESTAGNO - 'Take It or Leave It' (lato A)



Eccoci qua, in inizio di compilation, al cospetto del primo dei grossi nomi dell'ondata di nuovo rock piemontese che vi promettevo sopra essere ricompresi in questa girandola musicale.
Chi è stato nella Torino anni 80 Gigi Restagno? A molti sembrerà una domanda retorica questa. Agli altri dirò che ha rappresentato molto, ha fatto molto in quegli anni e ha contribuito a diffondere il verbo punk/new wave e del mod revival non solo nella sua città ma anche in tutta Italia.
Oltre ad esser stato per anni conduttore di punta di Radio Flash (faro della promozione a Torino del nuovo rock internazionale già dai 70) assieme a Martin Mixo (Paolo Damasio), fin dai primi anni 80 ha suonato in molte band importanti per la sua scena locale ed anche nazionale, andando in rapida successione: Blind Alley (80-83, una delle prime band mod italiane attualizzate in chiave post-punk/wave), Deafear (82-85, uno dei migliori progetti darkwave torinesi), Misfits (mod rock seconda metà anni 80, di cui sotto), Leggendari Singles (mod!), i Poker, i Pockets (quest'ultimi due già d'inizio anni 90, sempre mod e indie rock) e chissà quante altre collaborazioni...
E' morto neanche quarantenne nel 1997 per overdose (nell'umana brillantezza che lo contraddistingueva era anche fragile..). Ogni anno a suo nome si svolge a Torino un memorial per omaggiarlo. Questo è il sito collegato all'avento dove si puo' sapere molto di Gigi (con molte testimonianze di chi lo ha conosciuto..) e ascoltare anche qualcosa dalla sua nutrita produzione musicale: http://www.gigirestagno.info/ .
Qui nella compilation trovate (per iniziare!) un suo brano quasi sicuramente suonato assieme ai Misfits (molto ben ritmato ed indie mod rock).


02. KNOT TOULOUSE - 'Sometimes The Sun' (lato A)



Al secondo posto nella tracklist troviamo una band dell'alessandrino (gli unici intrusi nella compilation dal punto di vista geografico, non essendo di Torino): i Knot Toulouse. Un gruppo molto significativo nell'underground rock 80 italiano e ben in evidenza anche ad inizio anni 90.
Partiti nell'84 dapprima come Knots, si fecero autenticamente ben apprezzare: all'inizio come alfieri del post-punk psichedelico (che prese ad andare molto di moda anche in Italia nella metà degli anni 80), poi punta avanzata soprattutto della psichedelia folk italiana almeno fino al 1996-1997 (gli ultimi anni con loro ultime uscite: l'Ep 'Open Sesame' e la partecipazione alla compilation 'Floralia Vol. 1'). Li scritturò per un paio di dischi anche la fiorentina Contempo Records (un 7 pollici self-titled nel 1986 e un Cd nel 1992 'Carnival Alley 5 pm').
Per saperne di più riguardo la loro storia potete curiosare qui: https://www.facebook.com/pages/Knot-Toulouse/255422476301 .
Questa la line up anni 80 più duratura: Gianrico Bezzato voce/chitarra, Roby Ghiazza basso, Achille Vacca batteria, Paolo Archetti chitarra/voce. In foto compaiono invece (dopo Bezzato e Ghiazza, venendo da sinistra) Enrico Pesce e Federico Massarino.


03. SARA CLOUDS & RISING FOGS - 'Out of The Shodows' (lato A)

Come terza proposta del lato A troviamo l'unico brano incluso (e rintracciabile nella galassia dello sharing virtuale) dei Sara Clouds & Rising Fogs --> progetto su cui non so' assolutissimamente nulla (forse un progetto estemporaneo e di breve durata attivo a Torino intorno al 1987? Booohh...).
Sound corposo e sostanzialmente rock wave, apprezzabili per ottimi assoli di chitarra e per la voce femminile ottimamente condotta.


04. THE MISFITS - 'Come On' (lato A)



Ecco a questo punto comparire i Misfits di cui sopra. Uno dei tanti gruppi mod rock con Restagno come indiscusso leader (e compositore dei testi). Era attivo nella seconda metà degli anni 80 (partiti forse nel 1986) con questa formazione: Gigi Restagno voce e chitarra, Carlo Nosenzo basso, Davide Graziano batteria, Luca Bertoglio chitarra (poi sostituito nel ruolo di chitarrista principale nella parte finale del progetto da Max Casacci).
'Come On' è un ottimo esempio di garage punk rock, davvero molto orecchiabile e scanzonato.


05. MADAMAN - 'Violence in the Streets' (lato A)



In chiusura di lato A ci imbattiamo in un'altra figura centralissima del rock torinese anni 80: Francesco Caudullo. Un nome che sparato così a qualcuno dirà poco: nel tempo infatti si è fatto maggiormente conoscere con diversi pseudonimi. Madaman fu uno dei primi ed utilizzato intorno alla metà degli anni 80.
Molti capiranno meglio di chi si tratta richiamando alla mente il suo pseudonimo principale Madaski, il nome col quale da inizio anni 80 Francesco Caudullo è conosciuto per la sua militanza (ancora in essere) negli Africa Unite (uno delle maggiori e più storiche Reggae Rocksteady band italiane ancora in attività).
Contemporaneamente ai suoi primi passi con questa ultra-nota band, sempre negli anni 80 fu anche l'anima creativa principale dei Suicide Dada (che alcuni di voi conosceranno per la partecipazione ad una compilation della VM e per la recente riproposizione con un brano nel volume 2 di Danza Meccanica -2012 Mannequin Records- e in 'Mutazione' della Strut records -2013-) e per un breve periodo anche vocalist di un altro interessante progetto darkwave torinese: gli A Mad in Prague (che incontreremo meglio sotto).
Qui Caudullo come Madaman conferisce alla compilation un brano di sua compisizione (sviluppato molto probabilmente in sua massima autonomia), forse il più sperimentale della giostra sonora. Un brano molto elettro, quasi jungle visto il mischiaticcio di inserti sonori (comunque ben amalgamati).


06. THE DIFFERENCE - '(In This) Colony' (lato B)



Prosegue in apertura di lato B la parte più sperimentale della compilation con uno dei primi reperti sonori proveniente dall'opera del supergruppo torinese The Difference (di cui ho già parlato qui: http://italo-wave.blogspot.it/2014/03/progetto-musica-torino-radioazioni.html ). I geniali Mixo, Marziano Fontana, Casacci & co. li troviamo qui alle prese con una cover molto sui generis di Colony dei Joy Division, un po' spiazzante nell'orchestrazione, molto rareffatta e sinistra. La stessa cover che verrà cooptata (in una versione leggermente diversa) per la compilation Vox Pop del 1990 'Something About Joy Division'.


07. KNOT TOULOUSE - 'Under My Hat' (lato B)



Segue nel lato B un secondo brano (molto in sintonia col primo, dal sapore molto american folk) dei Knot Toulose. Su cui torno a spendere alcune parole soprattutto per ricordare meglio il loro cantante di sempre: Gianrico Bezzato (qui sopra in foto). Scomparso purtroppo di recente e prematuramente, nel 2012, per un infarto. 
Oltre che ottimo vocalist è stato anche un rimarchevole paroliere-scrittore. Nell'89 ha fondato la rivista Maltese Narrazioni, una bella pagina indipendente della narrativa alternativa italiana fin dagli anni 90, attiva ancora oggi (vedere su facebook). Gianrico vi si impegnò come traduttore (dall'inglese) di libri con a tema il rock e la musica. 
Nel 2005 in assoluta solitudine ha dato alle stampe un suo romanzo ('Plays'), uscito per le edizioni Impressioni Grafiche (distribuzione Feltrinelli).
In molti ad Acqui Terme (sua città di residenza fino all'ultimo) lo ricordano ancora con affetto. E forse questo secondo brano della compilation lo ricorda davvero molto bene: sotto il suo cappello (la traccia si intitola proprio 'Under My Hat'), con cui spesso si esibiva, giaceva un animo molto sensibile, prova ne è tutta la produzione musicale dei Knot Toulouse (con liriche sempre molto ispirate), su cui ovviamente, come costante motore creativo, dal primo all'ultimo giorno, ha influito tantissimo.


08. GG RESTAGNO - 'Wasn't Born to Follow' (lato B)



Altro brano in sequenza a nome Gigi Restagno, sicuramente assistito anche qui dai Misfits (molto probabilmente il curatore o i curatori con questa differenziazione sui nomi voleva/no dare l'impressione di aver coinvolto più soggetti nella catalogazione o quanto meno tentare di mischiare le carte). Un altro brano ben ritmato e dai chiari intenti garage punk/mod rock.


09. STATUTO - 'Blow Up' (lato B)



Partecipa a questo punto della collection un'altra band simbolo del rock torinese anni 80 (attiva ancora oggi): gli Statuto. Una vera icona del movimento mod nazionale, credo arci-nota ai più fra quelli che frequentano anche questo blog. Un gruppone di cui si puo' tranquillamente far manbassa di info in rete. Una grande e longeva band del rock alternativo italiano (festeggiano i 30 anni di carriera proprio in questi giorni! http://www.statuto.net/ ), qui con un brano che ad occhio sembra inedito (guardando alla loro produzione segnalata su discogs..), una cavalcatina strumentale dal sapore molto beat 60s (forse una cover), molto gustosa e divertente.


10. A MAD IN PRAGUE - 'Like They Said' (lato B)



Eccoci a parlare col penultimo brano in scaletta degli A Mad in Prague. Un gruppo di breve durata che mi ha permesso di datare questa compilation. Infatti questa compagine, nata da un'idea di Frank Madaman 'Mad' Madaski Caudullo e Max 'Prague' Casacci. fu attiva soltanto nel 1987 (con scioglimento  ufficiale ad inizio 88) e realizzò il suo unico demo proprio in quest'anno ('Dripping' ...che potrei postare una di queste prossime volte..).
L'idea dei due principali animatori di questo progetto era quella di provare ad impegnarsi in un sound alla Sister of Mercy (ditemi se Caudullo con il giacchettone in pelle in foto non si atteggia un po' alla Andrew Aldritch!). Poi ne uscì un tentativo molto neo-garage e già con forti intuizioni di moderno alternative rock (decisamente avanti per quegli anni). 
Il pezzo finito in questa compilation risente di un cantato molto alla Aldritch, ma sostanzialmente suona molto mod (in sintonia quindi con la prevalenza stilistica di tutta la selezione). Per ritmi più compatibili con la darkwave alla Sister of Mercy vi consiglio di sentire qui: https://www.youtube.com/watch?v=BZcSypVlz2s (il loro unico live di rilievo al Palasport di Torino, novembre 87).
Comunque oltre a Casacci e Madaman la formazione al completo era così composta: Francesco ‘Madaman’ Caudullo voce, Max ‘Prague’ Casacci chitarra/voce, Aurelio Zafarana basso, Paolo Gangi chitarra, Gianluca Roggero batteria.


11. MASSIMILIANO CASACCI - 'The Game is Over' (lato B)



L'ultimo brano, a chiudere la compilation, è segnato a nome Massimiliano Casacci, ma anche qui sono all'opera ancora e palesemente i Mad in Prague. Dico questo perchè 'The Game is Over' è nella stessa versione di quella contenuta nel demo. Forse il curatore segnò a nome Casacci questo pezzo perchè fu una sua esclusiva composizione (nel cantato però possiamo sentire ancora Caudullo e agli strumenti gli altri componenti M.i.P.). Comunque un giusto tributo, in solitaria, ad un altro grande nome del rock alternativo torinese (ed italiano, famoso ancora oggi come il chitarrista dei Subsonica!), che sin dalla fine dei 70 ha prodotto tantissima musica e che negli 80 è stato motore decisivo in tantissimi progetti wave: Carmody, Koorina & Mata Hari, Deafear, Bedlam, The Difference, in questi Mad in Prague e in chissà quante altre collaborazioni.
La compilation non si poteva chiudere meglio, con questa dolce e malinconica ballad firmata Casacci.

Buon Ascolto...



Description of the tape compilation in english: dear foreign friends of the blog today a good underrated tape compilation from the city of Turin (Piedmont region, 1987). Details of the tracklist: 01. GG Restagno 'Take It or Leave It' (mod garage indie rock, played together with the Misfits); 02. Knot Toulouse 'Sometimes The Sun' (folk & psych); 03. Sara Clouds & Rising Fogs 'Out of The Shodows' (rock wave); 04. The Misfits 'Come On' (garage punk/mod rock); 05. Madaman 'Violence in the Streets' (elettro experimental, a bit jungle); 06. The Difference '(In This) Colony' (experimental Joy Division cover, very eletro and cold); 07. Knot Toulouse 'Under My Hat' (another psych & folk track); 08. GG Restagno 'Wasn't Born to Follow' (garage punk, played togheter with The Misfits); 09. Statuto 'Blow Up' (garage beat/mod rock); 10. A Mad in Prague 'Like They Said' (garage/rock wave); Max Casacci 'The Game is Over' (rock ballad, played togheter with A Mad in Prague).


Please Enjoy

https://www.4shared.com/zip/pqXn0HXZei/SomeSongsAreBetterThanOthers_c.html



Ringraziando con ennesima reiterazione F.d.P. per la condivisione, dedico il post alla memoria di GG Restagno e di Gianrico Bezzato.

Saluti.