domenica 2 novembre 2014

Rare Garage & Psych Week in Rome: Day 7, The Others




Ok, ecco la conclusione della settimana neo-60s romana, qualcuno si sarà divertito voglio sperare..ovviamente non ho preteso di analizzare onniscientemente tutto il movimento new garage/psych e mod anni 80 capitolino (come avrei potuto farlo? ci vorrebbero mesi di ricerche e di raccolta di testimonianze), ho voluto dare spunti, fare una bella carrellata (almeno coi nomi che ho ritenuto più significativi) e provare a condividere materiale di difficile reperimento (almeno a parere del sottoscritto..). Scorgendo i nomi e i post settimanali qualcuno avrà notato qualche lacuna, in caso, al riguardo, chi si sentirà in dovere potrà segnalare...intanto prima che parta la lamentela sull'assenza di un'altra importantissima band appartenente a questo movimento capitolino...provo in conclusione di approfondimento a conferire un altro allegato sonoro e ad accennare alla storia dei....




THE OTHERS







Un altro progetto rilevantissimo, dico in super-premessa, nato appena in tempo per rientrare nella fatidica decade 80: nel corso del 1989 (quasi sul gong!).

Protagonista essenziale alla base del discorso The Others (senonaltro per un discorso compositivo) è stato Massimo 'Brian Maxwell' del Pozzo --> lo stesso che aveva già iniziato a fare neo-garage & psych qualche anno prima: all'inizio con i Silent Shapes (dall'86 per un paio di anni, assieme ad altri musicisti che sarebbero diventati gli Spookies) e poi (nel periodo 88-89) con i Side Walkers (vedere primo post settimanale..).
Con lui in questo lungo corso (perchè i The Others produrranno tantissimo e suoneranno copiosamente fino alla fine degli anni 90) tanti compagni di ventura --> tra gli altri: Willy Faso chitarra 1992-1993, Fabrizio Napoli chitarra 1995-1999, Roberto Letizia basso 1992-1993, Bruno Apostoli basso 1993-1999, Andy Bartolucci batteria 1992-1993, Davide Irpini batteria 1994-1995, Giuliano Padroni batteria 1996-1999, Stefano Orioli organo 1992-1994, Emilio Quaroni organo 1995.

Una band, i The Others,  che definire profilica è un eufemismo (decisamente la più prolifica di tutto il movimento neo-60s romano 80-90..fatemelo dire!): infatti ci vogliono alcuni conti ragionati per computare quanti dischi abbia prodotto in appena una decade di attività questo gruppo (su discogs neanche son citati tutti ma potete farvene un'idea: http://www.discogs.com/artist/930654-Others-The-9 ). 

Quasi sempre, per le loro uscite discografiche (avvenute quasi esclusivamente su vinile) si avvalsero delle amorevoli cure della Misty Lanes records, una importantissima label (anche magazine, attiva ancora oggi) gestita direttamente (in coadiuvazione, evidentemente) dallo stesso Massimo Del Pozzo. Un canale produttivo che oltre ai lavori  The Others permise anche ad altre svariate band italiane e non (sempre in odore di garage e psichedelia) di potersi affacciare al mercato della musica con produzioni di assoluta qualità.

Ok, sciorinato succintamente tutto ciò, se qualcuno volesse avere ulteriormente un quadro più dettagliato della loro epopea vi consiglio questa bella biografia (purtroppo per i mono-lingua, redatta in inglese) raccontata palesemente dal caro 'Brian' per il sito giapponese Cutie Morning Moon (per dire dove son giunti ad esser conosciuti i The Others..): http://60spunk.m78.com/others.htm  .

In conclusione, per allietare qualche vostro momento di relax, dei The Others, ho qui per voi uno dei loro primissimi demo tape (il secondo per l'esattezza)...



'Outta The Grave! (demo 1990)'






Un lavoro su cassetta decisamente piacevole che lascia già intuire il perchè, in Italia negli anni 90, all'interno del movimento neo-60s, i the Others dissero così tanto la loro (--> pure il caro Bacciocchi li invitò in un paio di occasioni a partecipare a delle brillanti compilation con la sua Faces Records..anche questo vorrà pur dire qualcosa!).

Un demo senza tanti fronzoli (tra garage punk e beat rock), attraversato da una verve coinvolgentissima. 12 brani nel perfetto stile The Others, very british (ma forse soprattutto yankees..) --> lo stesso che avrebbe caratterizzato la band (nonostante i ripetuti cambi di line up) per un buon decennio.

Nota a margine sulla composizione dei brani: son quasi tutti delle cover di gruppi garage americani anni 60, eccezzion fatta per alcune tracce composte dagli stessi Others, tra cui le due versioni alternative (in finir di demo) di 'Feel The Time' e 'No More' (riviste rispetto a quelle apparse sul loro primissimo 45 giri).

Buon Ascolto..


Special Rare Garage & Psych Week in Rome --> Day 7, description in english: As last offer of the weekly documentary on the neo-60s roman movement, we have here one of the first works from the noticeable band The Others (http://60spunk.m78.com/others.htm 1989-1999). It's the second demo tape of the group ('Outta The Grave!), a release with the best tracks from the early periods of the band (with a lot of 'american' covers..) and 2 alternative versions of the 2 songs originary included in their first 7 inches (--> the rare 'Feel The Time / No More'). A really enjoyable collection in the perfect style of The Others: between garage punk & beat rock (a bit psychedelic thanks to the use of the organ).


Please Enjoy

http://www.4shared.com/zip/XtR_Vd-Uce/The_Others_demo_1990.html


Very Well, this is the end..of the week ! Buona scorpacciata neo-60s...

Saluti.


14 commenti:

  1. Non vorrei infierire, mi tengo volutamente e codardamente anonimo, ma il combo di cui ivi parli era di un figlio di papà che avevava dindi e fortuna quest'ultimo con villetta balneare appena fuori roma in cui organizzava ben cadenzate feste, e che faceva un paragarage pedissequo lo-fi di basso profilo e che diede ahimé la stura a Roma e dintorni a gruppetti sul medesimo filone di ben pessima fattura per tutti gli anni 90 e oltre. Cio sia detto a onor del vero, e soprattutto a difesa/corroboro dei gruppi capitolini presentati qui sino a poc'anzi.Firmato: un anonimo che c'era...

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  2. ...intendevo feste/concerto autopromozionali, e i dischi poi li pagava tutti vedi sopra...qualche brano carino l'avranno pure fatto, ma é sull'autenticità dell'operazione che convergono i miei dubbi. (Firmato: Quello di prima)

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    1. Beh, caro anonimo/testimone, io qui ho svolto un un'analisi 'storica' sui progetti più significativi...le valutazioni che fai tu le accetto e mi danno spunti interpretativi (come capiterà ad altri lettori), ma non capisco perchè tenti di ergerti a difensore di un certo onore del vero garage. Io ho tentato, in una via pseudo oggettiva, una carrellata di storie e di band significative, soprattutto a livello di rilevanza musicale (per inciso: anche io mi sollazzo meglio con un garage più sporco e meno beat pop). Se questi The Others erano figli di papà (come li chiami tu, e sono proletario anche io e qualche volta uso lo stesso termine) io non posso saperlo e sinceramente mi interessa poco in questo contesto (aggiungo fra parentesi che vedendo quel che combinano certi figli di papà oggi, mi vien da sorridere, almeno questi provavano a fare del rock! che dopo poteva piacere o meno..). Nelle divisioni e in vecchi rancori non posso entrare. Io ho dato il mio piccolo contributo disinteressato alla memoria di un patrimonio enorme, che oggi mi sembra caduto decisamente nel dimenticatoio. Precisato tutto questo, aggiungo, in conclusione, che ognuno è libero (eventualmente approfondendo anche altri aspetti) di premiare la storia di una band piuttosto che di un'altra. Ciao

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    2. Piccola integrazione alla risposta: Il comune denominatore di questa ricognizione romana è stata l'appartenza al movimento neo 60s, soprattutto a livello di sound. Le differenze c'erano eccome: sulle proposte come nelle appartenenze. Fare ostracismi mnemonici o misconoscere rilevanze mi sembra un atteggiamento poco costruttivo ai fini di una rielaborazione complessiva e giusta di quel che è stato. Non ho equiparato nessuno nei metodi o cercato di massificare band e protagonisti. Ho compiuto questa operazione per fornire uno spaccato (spero suggestivo?) del potenziale espressivo di questo mondo rock che era vibrantemente attivo nella Roma di 30 anni fa (anno più, anno meno). Saluti 2

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    3. Mi spiace averti piccato, ma non era assolutamente mia intenzione biasimare il tuo lavoro. Volevo solo porre l'accento sul come certi fenomeni spontanei (anche se nati dalla costola di Claudio Sorge all'allora Rockerilla) che hanno ben prodotto gruppi genuinamente validi (leggi: come alcuni di quelli che hai snocciolato nelle puntate precedenti) ad un certo punto diventino Una Moda e subentrino i figli di ,papà dell'ultima ora,(spesso pervenutevi per rimorchiare),e annaquandalo con ben poco ispirate produzioni fatte grazie ai soldi di Babbo, uccidano indi il movimento tutto, banalizzandolo. E questo non riguarda non solo i gruppi di garage rock e la musica per intenderci, é un andazzo assai comune alle neoarti mi pare. Pensa che io poi all'epoca ero un darkone che odiava il garage, ma facendo radio fanzine e organizzando concerti certi gruppi ahnce se lontani da me mi son assai piaciuti (Kim Squad, Garbages) e quindi me li porto ancora nel cuore. Quindi visti equiparati agli Others mi sono un po risentito, Ma hai ragione, facevo meglio a starmi zitto, i miei 49 anni non importano un fico secco a quelli che ci stanno adesso, quindi tu credo essendo più giovane ti sei semplicemente rifatto ai media rinvenuti. Ma ti assicuro che al mio orecchio io la differenza la sento,grazie (credo) all'esperienza diretta dell'epoca. Spero di essere stato chiaro e di non aver offeso nessuno. Sempre più anonimo, e spero che nessuno m'arriconosca! (difficile, difficile...!)

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    4. No No, che piccato..ho ribattuto per spiegare meglio la natura di questa mia ricognizione romana, storiografica e nelle intenzioni rievocativa dei progetti che a me piace pensare come più significativi tra quelli attivi negli anni 80 nella capitale, che facevano movimento insomma...dopo, che alcune fra queste band, come dici tu, lo abbiano rovinato è un altro discorso e -però- mi domando: e i migliori perchè han smesso e han lasciato spazio ai presunti fasulli? Molti non essendo figli di papà han fatto poi lusinghiere carriere ben remunerate (senza far nomi visto che ti piace l'anonimato). Il tempo ha rimescolato tutto, c'erano delle differenze allora come oggi (magari qaulcuno gioca a parti inverite in questa strana contemporaneità). Io ad ogni modo credo che la musica rimanga oggettiva (tipo quella dei CCCP, nonostante la deriva clerico-conservatrice del Ferretti dei giorni nostri), e oggi come allora puo' piacere come non piacere. Comunque stai raccontando dei tuoi punti di vista e hai fatto bene a non startene zitto. In verità con questi miei scritti spero proprio (sic!) di suscitare qualche discussione/riflessione su quei tempi...il fatto che io sia più giovane e che mi avvalga di fonti (tenendo presenti le differenze ma non facendone una briglia da purista...) forse mi aiuta a raccontare meglio, con un po' di distacco, le storie in cui mi imbatto nelle mie ricerche e che intendo sommessamente tentare di divulgare. E comunque, ed ho finito anche questo intervento, da quel che condivido credo si capiscano bene i miei gusti musicali, che ogni tanto abdicano per soddisfare anche i gusti degli altri. Speramo che t'arriconosca qualcuno anonimo, sei popo meritevole d'altre repliche..ma i discorsi sarebbero lunghi credo. ciao

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    5. tè a risponno e ppoi bbasta: e che nun c'erano né er cd né internetto, tutti quelli che sonavano ne li meji casi lavoravano alle poste, e le etichette non indipendenti se so svejate co' quasi vent'anni de ritardo...Tutto Qua , purtroppo...

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    6. Tutti han fatto scelte di vita alla fine...quelli rimasti duri e puri (in una dimensione punk o dark) son pochi alla fine, e meritano il massimo del rispetto, come quelli che son riusciti a fare qualche tipo di carriera...c'era chi era più fortunato e faceva i dischi, chi solo i demo e una valanga di live, chi ha fatto strada e chi è rimasto al palo...bisogna distinguere (e ho capito bene la questione che hai posto: stilistica e ideale) ma alla fine oggi restano solo delle storie e un po' di musica (almeno quella che si è salvata)...che il mercato discografico nostro di questi movimenti anni 80 se n'è accorto tardi è palese, siamo pur sempre il paese delle canzonette e oggi anche dei vari talent osceni...Se semo capiti su alcune cose? Daje, che semo dalla stessa parte su parecchie cose...ciao!

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    7. Anzi, se vuoi vieni a fustigarmi via mail..ti passo un altro demo degli Others... ondanera@live.it

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  3. Gradirei che mi si chiedesse il permesso prima di condividere un link, visto che gestisco io qui..ti abbuono l'iniziativa Unknown, ho ascoltato il demo e non è male..tutto sommato è un buon rock, in sintonia col garage e col post-punk..really adviced!

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  4. Dunque ci dobbiamo rassegnare... è tutto finito? Peccato il blog era veramente splendido!
    bannedfromtheempire

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    1. Caro 'bannato', forse sto per ripartire invece...nonostante la delusione dell'aver dovuto cancellare due interi articoli (con link), sto comunque lavorando per tornare a viaggiare qui...coming soon? maybe very soon? Grazie intanto per il sostegno..

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