domenica 15 giugno 2014

New Rock in Fano & The A Number Two



Eccomi/Eccoci ancora...nuovo post, in pieno periodo mundial (piaciuta l'Italia ieri sera? Mah, sto calcio dei soldoni..)...per questo giro mi avventuro per la prima volta in una scena non provinciale, diciamo cittadina..addirittura neanche in un capoluogo di provincia ! Pronti? Si va a Fano (guardate sulle mappe se non sapete dov'è..)..

Di questa scena rock anni 80 fanese c'è molto di cui discutere...non ci credete? Accomodatevi...



Il Nuovo Rock a Fano


Allora, diciamo subito che per una cittadina di 50.000 abitanti (come era Fano nel corso degli anni 80) l'aver scatenato una così lusinghiera scena musicale, decisamente composita e nutrita, nel corso della lunga stagione del nuovo rock italiano puo' far gridare fin da subito al quasi miracolo (ma di miracoli a quel tempo, con pochissime risorse, se ne facevano eccome in Italia..).
La data fatidica di inizio di questa nuova stagione musicale a Fano (con notevolissime esperienze musicali antecedenti: come il beat rock dei Bat Bat o l'anguardistico rock psichedelico -raro in Italia- dei Tubi Lungimiranti) è il 1979, quando un nucleo di ragazzini comincio' a smuovere qualcosa. Fra questi, quella che sarebbe stata un po' la figura centrale di tutto il rock fanese anni 80 (ma anche degli anni successivi): Francesco Battisti.
La prima formazione incarnata da Battisti assieme ad altri personaggi (che sarebbero stati protagonisti poi con altre band) fu quella degli Usasi Cobol (di cui purtroppo non dispongo foto). Un progetto dal brevissimo corso (appena un paio d'anni, non di più) che dire seminale è dir poco. 
Con il loro sound fresco, decisamente punk ma anche già molto post-punk, svegliarono dal torpore la ridente cittadina rivierasca, ancora immersa -in musica- negli stilemi del passato. Fecero poche ma vibranti esibizioni, che coinvolsero parecchia gioventù fanese di allora nell'ebrezza della nuova 'onda' musicale.
Sentite qua il loro demo con registrazioni sonore provenienti prevalentemente dal 1981: http://www.mixcloud.com/mysurface/usasi-cobol-nerds-are-in-expansion-1981/

Da questa esperienza, davvero improntata su del sano divertimento, sorse una stagione musicale davvero irripetibile per una cittadina di medio-piccole dimensioni.
Al termine degli Usasi Cobol nacquero due formazioni punk/hardcore (ma ancora molto post-punk anche): i Death To Disco e gli Agents Cock (entrambe con elementi provenienti da questa precedente band).
Sui primi (con nel nome il riferimento ad un brano dei PIL) si possono ascoltare un paio di tracce sonore sul canale soundcloud di uno degli ex componenti (Giuliano Antinori): https://soundcloud.com/bardanbar

Dopo lo sfogo hardcore venne tanta new wave (anche molto dark) e una discreta sperimentazione in tutti i principali stili degli anni 80.
In rapida sequenza a tener sugli scudi un suggestivo corso pienamente post-punk ci furono i Poor Panic (o Panic Poor), i Ritual Dreams e a stretto giro, sempre tra l'82 e l'83, i Situation Base. Un filone questo animato da un ramo di ex Usasi Cobol, quali: Giancarlo Mencucci e Mirco Uguccioni (coadiuvati in queste ottime avventure musicali da altri validissimi musicisti waver).
Nell'anno 1982 sorse poi un'altra ottima band, ancora capeggiata da Francesco Battisti: gli Europack.


Europack



Gli Europack furono forse la prima band wave fanese che riuscì a far parlare di se' anche fuori dell'originario circuito cittadino. Si tratta in pratica del progetto post-Death to Disco che vedeva gli ex elementi di questa compagine coinvolti in un corso più post-punk e financo melodico (piena darkwave). Fecero da spalla -cosa di assoluto prestigio- nel 1982 ai mitici Gaznevada in un concerto ad Urbino (cercare sul tubo potrebbe non risultare vano al riguardo...). Anche per questa esperienza son giunte ai giorni nostri delle preziose tracce sonore confluite nella pagina myspace di tributo: https://myspace.com/europack Si autoprodussero anche un Ep (mica roba da tutti!), avrebbero meritato miglior sorte visto il buon potenziale..

Nel giugno 83 si orginò la band forse più importante del movimento darkwave fanese: i The End.


The End



Questa formazione, neanche a dirlo, ebbe tra le sue fila l'infaticabile Francesco Battisti, sempre come cantante. Con lui altri mirabili protagonisti della prima wave fanese: fra questi mi piace mensionare l'ottima bassista Sonia Ciccolini, la massima protagonista femminile del rock anni 80 a Fano (già prima di essere The End, nel corso Panic Poor, Ritual Dreams e Situation Base). Fecero tra l'83 e l'85 varie (e riuscite) esibizioni live e realizzarono qualche cassetta: la più 'famosa' delle quali In Albis, proprio del primissimo periodo della band (recensita ottimamente anche da Il Mucchio Selvaggio).

Finito qui con l'elenco? neanche a dirlo...ancora nella prima metà degli 80 furono attivi o iniziarono a suonare gli Scroto Nero (dark post-punk), i Tau Au, gli Zenit, gli Smail (gradevole pop wave) etc...

Che cosa rese possibile, oltre all'entusiasmo di alcuni giovani musicisti, questo fermento musicale? Innanzitutto un lodevole sforzo organizzativo. Il Teatro Masetti fu spesso luogo di rassegne musicali che diedero spazio a queste nuove band. Le scuole cittadine liceali non furono avare poi di momenti per i gruppi fanesi. Anche la discoteca Arianna faceva spesso esibire live molte band cittadine.
Ci fu poi un evento particolare che animò quegli anni fanesi: il Meeting Anticlericale. Un festival multidisciplinare partito a Fano nel 1984 e che avrebbe segnato la vita culturale di questa cittadina fino al 1998.
Un contenitore non solo tagliato su tematiche (anti)religiose ma in grado di offrire spazio anche alla musica alternativa che era attiva in quegli anni in città e proveniente anche da fuori Fano. Un vero super evento che suscitò anche sdegno nelle istutizioni di allora ed anche disordini; qui potete leggere una mini cronostoria rievocativa: http://rimarchevole.wordpress.com/tag/meeting-anticlericale-fano/  Poi se non vi basta c'è anche la pagina wikipedia dove è narrata la germinazione de 'L'Associazione Per lo Sbattezzo': http://it.wikipedia.org/wiki/Associazione_per_lo_Sbattezzo .
A questo meeting si esibirono (nel 1993) anche i Nucleo Recupero Cadaveri, una formazione fanese molto interessante, che sperimentò rock industriale di assoluto valore specie per il contesto italiano di inizio anni 90. Sentite qua cosa erano in grado di fare (ricordano un po' la fase più rude dei bolognesi Disciplinatha, in una versione decisamente più sperimentale): http://vitaignescorpuslignum.blogspot.it/2009/12/nucleo-recupero-cadaveri-diy-c30-italy.html .

Fatto anche questo dovuto cenno, non mi resta che far presente che anche dalla metà degli anni 80 l'onda fanese ancora non si arrestò, altri progetti (molti dei quali ancora dal forte sapore wave) presero origine in questo periodo, fra questi: i Fan Art Garden, i Polimnia o gli A Blessed State (di cui resta un brano sul tubo -assolutamente da rintracciare-...ottimo e raro esempio di shoegaze italiano..).

Infine, era attiva, sempre partendo nella seconda parte della decade 80, la band protagonista dell'allegato sonoro odierno...la band forse che conseguì il maggior 'successo' (sempre di rock alternativo si parla..) fra tutte quelle sorte in quegli anni a Fano...sto parlando dei............



THE A NUMBER TWO (1986-1992)



Indovinate chi ci suonava anche negli A Number Two? No ! Non è possibile -forse direte voi- Yes! Ancora Battisti, eterno, inossidabile (che poi dopo quest'ennesimo giro mica avrebbe smesso..vedasi i Fangoso Lagoons -garage punk & psych primi anni 90-...o la sua lunghissima esperienza come DJ di rock alternativo in diversi clubs di questa zona...). A differenza delle precedenti esperienze, il nostro stavolta lascio' il ruolo di vocalist principale a favore di un altro ottimo cantante: Marco Sanchioni, lo stesso che ancora oggi rappresenta una delle anime cantautoriali più in vista di questa graziosa cittadina marchigiana  ( http://www.marcosanchioni.it/index.php ). 
Negli A Number Two Battisti suonò il basso (almeno fino ai primi periodi degli anni 90, quando lascio' per formare i Fangoso) coadiuvato negli altri strumenti da Alessandro Varotto alla batteria, Giuliano Antinori alla chitarra e dallo stesso Sanchioni come secondo chitarrista.
Gli A Number Two riuscirono dopo i primi e fortunati passi (già nell'87, ad un anno dalla loro costituzione, parteciparono ad una tape compilation della gloriosa etichetta torinese Snowdonia), a giungere con la loro musica all'importante risultato del disco ufficiale, con una etichetta indipendente di assoluto rilievo: la High Rise di Federico Gugliemi (un nome che sapeva recensire e scegliere bene all'epoca, in mezzo al mazzo del rock alternativo/nostrano di allora...). Fu così che nel 1990 uscì 'It Rains Again On The Rising Sun', un dischetto 12 pollici niente male, che ebbe all'epoca decisi apprezzamenti.
Quest'ottima band fanese si auto-produsse anche un paio di demo...uno dei quali, il primo, è qui a vostra disposizione...


'Kelly With The Green Neck (demo 1987)'



Questa bella cassettina, contenente purtroppo soltanto 5 brani, fu la prima produzione ufficiale degli A Number Two e permise al gruppo di iniziare a far circolare la sua musica. 
Da questo lavoro si capisce bene a che tipo di sound si rifaceva questa compagine fanese...sembra infatti che già nella prima fase gli A Number Two pensassero alla lezione del primo alternative rock di radice più americana che inglese, sdoganato dalla scuola neo-psichedelica/indie rock radunata attorno alla definizione Paisley Underground (con come massima espressione i Dream Syndacate..).
Chiare comunque le influenze neo-garage (specie in 'Don't Back to Me' e nella cover di 'Summertime Blues') o post-punk (riarrangiato anche in una chiave acustica, come nella mirabile '...and tonight...').
Un lavoro vivace che scorre troppo rapidamente...buon ascolto.


Description of the tape in english: today a lost demo from the band A Number Two (Fano, Marches region 86-92). A short work with 5 enjoyable songs following the lesson of the american Paisley Underground movement, with unmistakable post-punk and neo-garage/psych influences. Perfect indie rock from the late italian 80s.

Please Enjoy

http://www.4shared.com/zip/0PiyY7-Zce/The_A_Number_Two_demo1987.html


Ringraziamenti ad M.P. per la condivisione tramite F.d.P. e lode a tutti coloro i quali animarono questa formidabile stagione di rock fanese !

Saluti.




6 commenti:

  1. bello sto post su Fano-ci sono stato varie volte in quella cittadina sul mare per partecipare al meeting anticlericale--ho ricordi davvero fantastici di quel meeting e della gente che lo organizzava...:)

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  2. Una storia purtroppo finita che andava rievocata, quella del meeting a Fano...sulla scena musicale anni 80 che animava questa cittadina fortunatamente ci restano invece parecchi lasciti. Per delle memorie più dettagliate vi segnalo la pubblicazione del libro di Paolo Casisa 'Fano Music Story 2': http://www.oltrefano.it/musica/fano/fano-music-story-2.html

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    1. Ciao Grucio, sto da tempo lavorando ad una catalogazione sui gruppi marchigiani... se la cosa può interessarti contattami pure....

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    2. Salve Gianlorenzo, in verità dovresti già avere la mia mail..dovrebbe avertela data Fabrizio d.P. (lo stesso che si occupa della catalogazione piemontese con Pustianaz). Aspettavo mi contattassi, così mi aveva preannunciato lui. ciao

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  3. Cari amici lettori di questo articolo, vi informo che la dettagliata storia dei gruppi sopracitati è presente sui due libri Fano Music Story (2010) e Fano Music Story 2 (2013) che ho avuto il piacere di realizzare e che raccontano la storia della musica moderna suonata a Fano e dintorni dal 1930 ad oggi, con oltre 2600 foto complessive e le testimonianze di oltre 500 musicisti del territorio appartenenti a cinque generazioni, che hanno offerto il loro contributo con racconti e testimonianze. Nel caso che il grande archivio fotografico e di informazioni in mio possesso potesse essere utile o interessare qualcuno, potrete trovare informazioni sui miei siti www.paolocasisa.it - www.fanomusicstory.it o nelle pagine Facebook Fano Music Story e Associazione Culturale Fano Music Story. Grazie.

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    1. Salve Paolo! In effetti mi sono un po' ispirato ad un po' del tuo lavoro, anche se le ricerche utili a fare questa ricostruzione son giunte prevalentemente da mie fatiche indagatorie...pensavo proprio passassi per promuovere meglio i tuoi libri..io ho tentato di farlo con un messaggio qui sopra..w il rock fanese e grazie per il messaggio! ciao dall'unico amministratore del blog.

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