giovedì 27 febbraio 2014

Napoli Wave Promotion & Panoramics



Rieccoci ! quest'oggi ho pensato (spero bene) di avventurarmi per un'altra volta (dopo Firenze) in una grande città di questa piccola/grande penisola piena di problemi...il titolo del post non mente: Simmo a Napule Paisà ! Accomodatevi, che in calce troverete anche un piccolo cadeau sonoro abbastanza nuovo per il web ufficiale..che dite? Ve lo prendete senza leggere il post l'ottimo regaluccio (almeno io li ritengo tale), beh ci sta', è il rischio del blog...

Io avrei piacere di tratteggiare questa storia oggi...

Di che cosa potevo parlare per cominciare ad avventurarmi nella complessissima situazione musicale di questa incredibile città nel periodo che più riguarda questo blog??? Io, sommessamente, ho pensato di partire dalla peculiarità in cui mi sono imbattuto in sede di ricerche ---> nello specifico: dai modi in cui la (nuova) scena musicale napoletana tentò di promuoversi negli anni 80. E dove risiedeva la peculiarità mi osserverete subito? In che cosa la scena napoletana differiva rispetto ai modi di promuoversi delle altre scene rock 80 nazionali? Beh diciamo col dire che fu l'unico movimento che si trovò un marchio (un vero brend !) ben preciso, che molti di voi lettori più datati avran sentito nominare all'epoca, un vero titolo descrittivo della galassia musicale che brulicava in città in quegli anni: il famoso termine 'vesuwave'.


LA VESUWAVE

Va subito detto che per il sottoscritto trattasi di un termine piuttosto ingannevole, non puntava infatti a rappresentare (come ci si aspetterebbe maggiormente oggi) soltanto il movimento rock wave che sorse a Napoli in quei tumultuosi anni 80, questo veniva invece utilizzato fondamentalmente per accumunare band o progetti musicali che cercavano di rinnovare la musica napoletana in quel periodo. Ecco che quindi anche i sopravvissuti alla stagione del progressive (tipo James Senese, Tullio de Piscopo, Tony Esposito etc..) ancora in arte e in evoluzione (strizzando anch'essi un occhettino alla new wave, ma neanche più di tanto) cercavano di portare avanti (con anche discreto ed ottimo successo) la loro carriera affiancando (e anche mettendo un po' in ombra a volte) quanto di autenticamente nuovo si affacciava in città (i gruppi new wave propriamente detti ad esempio).

Mi verrebbe da dire in prima battuta che la vesuwave fu un fermento musicale molto composito, attivo negli anni 80 con il motto: tutti insieme appassionatamente ! Anche se in reltà fu così soltanto in parte (molti infatti restarono ai margini..).
Ora dirò subito che non ho niente contro i legami osmotici fra compagini musicali di diversa ispirazione stilistica, la reciproca contaminazione di genere puo' sempre rappresentare una richezza (e di sicuro anche per Napoli questo fu), il problema sorge (come accadde qui) quando non si sviluppano iniziative espressamente dedicate alla promozione di un preciso sound, che ha bisogno di fidelizzare un pubblico, di trovare un giro di etichette, di ricevere un 'amore' più specifico. Questo mancò un po', a parere mio, al movimento new wave napoletano, specie e soprattutto all'inizio.

Ad ogni modo questi big della canzone napoletana (citati sopra), che comunque rispetto alla solita tradizione musicale di Napoli avevano comunque innovato, si adoperarono (a volte come veri e propri mecenati) per aiutare molti gruppi tipicamente wave che si formarono in quegli anni. Il caso più emblematico è quello che riguarda l'attività che fu portata avanti proprio in tal senso da un altro grande della canzone napoletana di quegli anni, che non ho citato prima non a caso (per introdurne meglio il ruolo ora no...): Pino Daniele.

Pino Daniele fu certamente il personaggio (fra i big della nuova canzone napoletana di allora) che si adoperò di più per promuovere qualche band new wave napoletana. Con la sua etichetta Bagaria s.r.l. e i suoi studios di Formia oltre ad autoprodursi degli album come solista fece anche da chioccia per qualche gruppo wave di quegli anni.
L'apporto più importante che Pino Daniele diede ai fini di quest'opera di sostentamento è la sua partecipazione decisiva alla realizzazione del film low-badget 'Blues Metropolitano' di Salvatore Piscicelli (prodotto da Claudio Bonivento).


Blues Metropolitano



Il film uscì nel 1985 e va menzionato più che per la sua storia (comunque intrisa di tematiche sociali, trattate con capacità attoriali un po' improvvisate ---> un cult movie 'carino') per il ruolo divulgativo che seppe incarnare per la promozione di qualche realtà solida della scena musicale napoletana degli anni 80 (non solo wave però). Nel film infatti, nel dipanarsi degli eventi narrati, vengono ripresi dei concerti (a cui il protagonista Tony va ad assistere, sempre in mezzo ai suoi vari casini) realizzati per l'occasione proprio per promuovere qualche protagonista musicale di allora, noti e meno noti (e qui sta il grande merito di questa pellicola). Tra i meno noti troviamo tra le scene del film  formazioni prettamente wave quali gli Anthra, Little Italy (con un giovane Daniele Sepe all'opera), 666 e R.A.D.I.O. . Tutte formazioni discretamente interessanti che animarono la prima wave napoletana.
Fu Pino Daniele che produsse con la sua Bagaria l'omonimo Lp soundtrack (oggi difficilmente reperibile) in cui confluirono alcuni brani di tutte le realtà musicali che vennero coinvolte nella realizzazione del film. Questa fu certamente un'occasione importante per le band new wave di Blues Metropolitano per sperimentare (anche per la prima volta) la registrazione in studio di loro materiale sonoro assieme a navigati musicisti (nel disco ci sono anche Tony Esposito, De Piscopo, gli Ascenn' di Senese -progetto funky vagamente wave post Napoli Centrale- e lo stesso Pino Daniele).


Il Doc 'Vesuwave'

Se col film Blues Metropolitano abbiamo un'idea di quell'amalgama musicale che tentavo di spiegare sopra, il termine Vesuwave puo' però essere direttamente associato ad un'altra inziativa editoriale di quegli anni, non solo promozionale ma attentamente indagatoria. Un vero e proprio documentario insomma che venne prodotto nel 1986 da Dino Luglio (con come titolo proprio Vesuwave) e che credo al tempo venne passato anche sulle reti Rai. Io ve ne consiglio la visione, è totalmente fruibile sul canale you tube dello stesso Luglio: http://www.youtube.com/playlist?list=PLB902A2CF54BEE705 . Ovviamente, visto che ripercorre un decennio di musica (dal 76 all'86) le parti più interessanti per i waver duri e puri sono le ultime 3. E' una bella tastimonianza anche della movida cittadina che vigeva in quegli anni a Napoli (credo piuttosto rimpianta).
Di commento a questo Doc vi consiglio anche la lettura di questo breve articoletto su Freak Out Magazine: http://www.freakoutmagazine.it/12-01-2014/freak-tv/54135/vesuwave-riflessioni-anni-80-sul-fenomeno-musicale-partenopeo-non-cosi-diverso-da-oggi/


Altre Produzioni e Promozioni

Oltre alle iniziative di cui sopra esistevano a Napoli anche realtà produttive decisamente dedicate alla new wave. La più importante per quanto riguarda la prima parte del decennio 80 fu certamente la Bausongs di Arturo Petrucciano, che produsse tra gli altri: i Walhalla, i Bisca (una super band della wave sorta all'ombra del Vesuvio), i Little Italy, i 666, i Paranoja (che però erano di Benevento) etc.. La Bausongs organizzò (nel 1984) anche una rassegna itinerante per locali napoletani con band della sua scuderia proprio intitolata Vesuwave 2 (il 2 stava ad indicare la volontà di un rifacimento in proprio di iniziative esclusivamente napoletane non sfruttate da terzi, fuori dal movimento partenopeo). Poi da ricordare è la Blue Angel Records, con all'attivo un'ottima compilation del 1986 che fece il punto sulle compagini wave campane più interessanti del periodo. Sul finire degli anni 80 un grosso ruolo lo avrebbero avuto anche il centro sociale Tien 'A Ment (vera fucina di registrazioni che sarebbero poi andate in auto-produzione per molte realtà diversamente punk wave/alternative rock della città) e l'etichetta Energeia di Davide Morgera (e altri) che avrebbe fatto un gran lavoro (soprattutto nel corso degli anni 90) con la parte più dark del movimento rock wave napoletano (e non solo). Dell'Energeia mi riservo di parlare (meglio) più avanti, magari con un post ad hoc. Ora invece è tempo di giungere ai protagonisti dell'allegato sonoro (ho scritto già molto !) legati in qualche modo alla Bausongs, che infatti produsse loro un mini-dischetto in coabitazione con i Degrado (altra ottima band napoletana)...sto parlando dei.......................




PANORAMICS




I Panoramics sembrano essere una delle band new wave napoletane che hanno goduto di maggior visibilità negli anni 80, grazie soprattutto alle loro indubbie doti musicali (io stravedo per loro). Fecero alcuni dischi ed ebbero addirittura estimatori autorevoli che fecero far loro diverse comparsate televisive: pensate ad Arbore che lì invitò a Quelli della Notte (c'è un video al riguardo su you tube...). 
La band ruotò intorno alle apprezzabilissime doti canore di Sandro Dionisio e al sax alto di Alfonso Moscato (gli unici che saranno nella band dal primo all'ultimo anno di attività --> 82-91). Per una precisa ricostruzione delle vicende Panoramics vi rimando alla loro pagina wikipedia, che potete raggiungere da qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Panoramics . Aggiungo solo, a mo' di definizione complessiva della loro musica, che si trattò di una parabola musicale piuttosto articolata, tra pulsioni mediterranee (ma anche world music) e riproducimenti in chiave personale di stilemi tipicamente wave.


'Songs From The Floating World'

Io qui vi presento uno dei loro primi demo tape (purtroppo giuntomi senza copertina) che è certamente fra le prime realizzazioni della band e che documenta la loro prima fase musicale ---> Piuttosto oscuretta mi vien subito da dire (vedasi anche la foto sopra con una delle prime formazioni della band per scorgere citazioni palesemente Dada a corollario di questa mia cristallina impressione..).
Il demo è del 1985 e si compone di 9 tracce. Vi sono alternati sia testi  in italiano che in inglese (a testimonianza di una certa versatilità metrico-compositiva della band). Il sound invece oscilla tra ballate malinconiche (pop decadente si potrebbe dire, se non dark) e briose sparate wave (molto post-punk anche, come in 'Vischio'). Non mancano poi anche molti inserimenti jazz (specie soprattutto grazie all'uso del sax) e alla world music ('Estrellita' -qui in prima versione rispetto alle altre della band che sarebbero seguite- ha un andazzo molto caraibico). I padri ispiratori del progetto Panoramics sembrano qui essere anche dei maestri del synthpop, tra cui soprattutto i Simple Minds (che mi pare di annusare qua e là durante tutto il lavoro). Una cassettina squisita che spero gradirete (nonostante alcuni leggeri stridori che si devono alla qualità del demo, che ho sistemato come ho meglio potuto)...buon ascolto !

Description of the tape in english: the work presented here today is one of the first demos made by the wave band Panoramics (Naples 1982-1991). 9 tracks of decadent pop wave (maybe in a Simple Minds style) with some post-punk passages (especially in the movemented song 'Vischio'). Not so bad the suggestive jazz and world music explorations (as in 'Estrellita' or 'News From The Floating World'). A very good work with an unclear dark scent (maybe thanks to the often cold voice of the singer, Sandro Dionisio?).

Please Enjoy

http://www.4shared.com/zip/LKORHQ5Kba/Panoramics_demo1985.html

Consueti ringraziamenti a F.d.P. per la condivisione e un augurio per un ritorno dei Panoramics (in qualsiasi modo !)

Saluti.




2 commenti:

  1. Da citare l'ottimo blog di Gianmaria http://italicheautoproduzioni.blogspot.it/ che sta' facendo un buon lavoro anche per rendere disponibili vecchie demotape di gruppi napoletani

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  2. Salve...beh, nell'articolo mi soffermo sulle iniziative che furono messe in campo negli anni 80 (neanche tutte poi, purtroppo devo limitarmi a degli spaccati)...l'ottimo blog di Gianmaria è già presente fra i link dei blog che seguo comunque, lo puoi scorgere qui a destra come 'Italian Do It Yourself', me le scarico tutte le cassettine che condivide lì, da seguire e da elogiare certamente. ciao !

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