venerdì 31 gennaio 2014

L'Onda Sabina e i Neogrigio





Benvenuti a questo nuovo post: luogo di destinazione 'Rieti', data umana 'Venerdì 31 gennaio 2014'.

Rieti ! Ma che bella cittadina e che placida provincia...tra monti e colline qualcosa di ottimo e di pregevole si originò anche qui: prima qualche esperienza punk (la più rimarchevole una) e poi ottima new wave (a forti spinte avant-dark-wave). Come sempre, procediamo con ordine...

La regione Lazio si compone di 5 province: Roma, Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti...no ! non sto facendo una lezione di geografia, menziono le province per un preciso motivo: da una mia prima (approfondita?!) disamina del calderone wave della regione Lazio mi è risultata proprio Rieti come seconda realtà musicale negli anni 80 per rilievo di lascito sonoro e per rilevanza produttiva (indovinate qual'era la prima per entrambi gli ambiti...). E Rieti non conta(va) milioni di abitanti...orgoglio sabino quindi, per una scena davvero interessante...


Da dove partire? Ah Ecco !!


JOYSTICK



I JoyStick  rapprasentano certamente l'esperienza primigenea più importante nel contesto della parabola punk/wave reatina. 
Partiti già nel 1979, faranno conoscere, per tutti i primi anni 80, con grande perizia e un'intensa attività live, il punk e la new wave ai loro giovani concittadini (e anche fuori del giro reatino). 
La formazione era così originariamente composta: Francesco Dominici (alias Colle) voce e batteria, Antonio Tozzi (alias ‘Ntozzi) basso, Domenico Angelucci (alias Arturo) chitarra e cori, Andrea Milo Santoprete (alias Totippo) tastiere. La loro migliore stagione partirà dall'83 con l'inserimento di Paolo Campanelli (alias il Totem) al posto di Antonio Tozzi (partito militare) e Gian Luca Ravaioli (alias Gnappa) alla seconda chitarra e cori. 
Purtroppo non ho notizia di lasciati sonori, ma di sicuro ve ne saranno stati. Di certo furono una frizzante esperienza musicale, che fu davvero significativa non soltanto per il movimento che creò a Rieti e zona annessa ma anche per i progetti che sarebbero sorti successivamente al loro primo sbandamento (intorno alla metà degli anni 80). Parlo di primo sbandamento perchè nell'inverno del 2012 i JoyStick son tornati sorprendentemente assieme per ricalcare il palco: perchè il rock'n'roll never die ! - parole loro -
Questa la loro pagina facebook: https://www.facebook.com/are.joystick.back

 Un evviva ai JoyStick ! Ed un evviva anche a quanto ne seguì dopo quei primi anni di attività...



La New Wave Reatina


Se certamente di band ne sorsero anche in contemporanea all'attività dei JoyStick (e per una suggestiva ricostruzione di altre gesta vi rimando a questa gustosa pagina documentativa: http://calendari02007.spazioblog.it/page4/&thisy=&thism=&thisd= ) le più significative nacquero quando i JoyStick stavano per smettere una prima volta, anzi quando in particolare alcuni ex-JoyStick si misero in testa di voler continuare a fare ottima musica...

Domenico Angelucci e Paolo Campanelli al termine dei JoyStick diedero infatti vita al pregevolissimo (e purtroppo breve) discorso dei Future Memories ! Una band che vedeva, oltre che il Campanelli al basso e l'Angelucci alla chitarra, Francesco Petroni come vocalist/chitarrista e Paolo Dell’Uomo D’Arme come batterista.
Una band davvero mirabile che riuscì a produrre due ottimi lavori: il primo, e più importante, un disco self-titled con la Cave Canem di Pescara (ottimamente accolto dalla critica e dal pubblico 'underground' dell'epoca) e poi l'autoprodotta cassetta 'The Call of The Wild.'
Il sound messo insieme dai 4 era davvero di ottimo livello, grandioso post-punk mi vien da dire...purtroppo in rete si trovano poche tracce (anche sonore) di questa band (il cantante purtroppo è anche scomparso di recente, R.I.P.). Sul tubo si rintracciano questi due ottimi brani: http://www.youtube.com/watch?v=XLXa-Z6EgCU / http://www.youtube.com/watch?v=CUtoU0xOzRU Purtroppo non riesco ad allegare nessuno dei due video in pagina, appropinquatevi voi...


ENGEL DER VERNICHTUNG




Eccoci alla band più 'famosa' (almeno questo mi piace pensare) di tutta la wave reatina: gli Engel Der Vernichtung.
Il progetto parte come terzetto nell'85 e diventa quartetto sul finire degli anni 80; la formazione definitiva si comporrà così: Federico Festuccia voce e piano, Daniele Arisi tastiere, Roberto Feliciangeli voce/piano tastiere (questo il terzetto originario) e Paolo Campanelli basso (l'aggiunto successivamente, già JoyStick e Future Memories).
Gli Engel si inerpicarono lungo vie wave piuttosto originali e suggestive, spaziando tra sonorità dream pop (un po' alla Cocteau Twins e This Mortal Coil), ethereal (un po' alla Dead Can Dance), neo-folk, dark ambient, industrial (con gli Einsturzende Neubauten nel cuore) fino ad escursioni neo-classiche. Avant-Darkwave sostanzialmente e di ottimissima qualità. 
Fecero due straordinari dischi (entrambi con la romana Angel Records) e si avvalsero per le loro produzioni della collaborazione di diversi artisti/musicisti (la loro musica necessitava di numerosi apporti), tra gli altri: i violinisti Federico Celestini Fabrizio Riceputi e Valentina Mariani, la polistrumentista e vocalist Katya Sanna, il violoncellista Giuseppe Dolci, il suonatore di viole Marco Onofri, le vocalist Giulia Lippolis e Salima Balzerami.
All'epoca il gruppo fece soprattutto eco grazie al secondo lavoro ('Angeli in Polvere' - 1990) che rappresentò davvero una novità nel panorama musicale italiano, si trattava infatti più che di un lavoro esclusivamente sonoro, di un vero e proprio disco-libro. All'Lp veniva infatti associato una bella pubblicazione contenente le opere di 10 poeti allora contemporanei (ma sicuramente lo sono ancora oggi) e interventi di William Burroughs, Alberto Abruzzese, Michelangelo Bigli, Giancarlo de Cataldo, Fabrizio Desideri, Giancarlo Susanna, Francesco e Sara Italiani. Gli stessi brani del disco sono basati sui testi di questi letterati/pensatori/poeti. Un vero e proprio cofanetto culturale quindi, che riscuotè un discreto successo anche grazie a delle superlative 'rapprentazioni' teatrali con in scena gli ingredienti principali di questa pregevole opera: la musica e i versi (sul palco declamati tra gli altri anche dall'attore -ora anche conduttore tv- Pino Strabioli).
Per un opportuno approfondimento vi rimando a questa bella rassegna stampa dell'epoca, che trovate qui: 
Gli Engel dopo questi due dischi avrebbero dovuto uscire con un terzo lavoro, un lavoro però che non vide mai la luce per via della morte di Federico Festuccia (R.I.P.). Fortunatamente sono di recente tornati su disco grazie alla raccolta prodotta nel 2012 dall'etichetta indipendente OltreLaNebbiaIlMare, piena di inediti. Cercate ed ascoltateli...se non l'avete già fatto...

Bene, allegato sonoro ora..veniamo all'altra big band protagonista della wave reatina: i Novalia !
Ma come?!?!?!? Nel titolo c'è scritto Neogrigio !!...Tranquilli ! All'inizio i Novalia si chiamavano Neogrigio..........



NEOGRIGIO




Eh già, all'inizio i Novalia si chiamavano proprio così...indovinate un po' da dove presero il nome? Vi dice niente l'album Siberia dei Diaframma? Un brano contenuto in questa perla discografica del rock wave italiano si titola proprio così...
La breve storia dei Neogrigio: partono nel 1985 e a fondare il progetto sono Stefano Saletti e Raffaello Simeoni. Con loro saranno nel progetto iniziale Fabiana Manuelli suoni, Paolo Miatto chitarra, Federico Festuccia tastiere (poi, come già visto, negli Engel), Enzo Renda basso.
L'intento dei Neogrigio era quello di emulare quel sound darkeggiante che proveniva d'oltremanica, seguendo l'esempio anche di quanti in Italia provavano una rielaborazione riadattata in una chiave magari più mediterranea. 
Il primo live lo mettono a segno nell'autunno dello stesso anno al teatro Moderno di Rieti in apertura ai californiani Rain Parade. L'anno successivo producono il loro unico lavoro...


Invertite Il Senso della Rotazione (1986)





'Invertite Il Senso della Rotazione' è la cassetta protagonista dell'odierno inserto musicale. Un demo che ho pensato (spero bene) di condividere anche se la copia a me pervenuta in formato digitale non è delle migliori. Ho lavorato come meglio ho potuto per renderla fruibile, spero di aver raggiunto un buon risultato (volevo troppo tramandare questo reperto sonoro, davvero meritevole).
Il demo si compone di sette apprezzabili tracce sonore, tutte attinenti allo schema di un certo post-punk melodico che andava molto di voga allora. Il limite (ma anche il pregio se vogliamo) di questo lavoro è la più volte rintracciabile fedeltà alla linea musicale tracciata dai Diaframma. 
Questo lavoro comunque si lascia ben ascoltare per le ottime liriche (molto coldwave), i cantati sempre ben eseguiti e per il generale svolgimento musicale (a cui contribuiscono tutti gli strumentisti della band, ad eccezione di Fabiana Manuelli, assente nelle citazioni di copertina e nella foto condivisa sopra).
Questo lavoro verrà presentato nel corso della trasmissione radiofonica di Radio Rai Tre 'Un Certo Discorso', a cura di Giancarlo Susanna (lo stesso che collaborerà con gli Engel successivamente...quante connessioni della wave reatina con l'avanguardia culturale del periodo !!) e servirà a lanciare gli stessi musicisti che nell'87 diventeranno i Novalia. 
Un gruppo, quello dei Novalia, che non ha certo bisogno di molte presentazioni, una compagine che ha ricevuto nel suo periodo di attività parecchia attenzione e affetto, specie negli anni 90. 
Col nuovo nome gli stessi musicisti evolveranno il loro stile musicale, approdando a sonorità più avant-darkwave (tra ambient sognante -specie all'inizio- e neo-folk -soprattutto nella seconda parte di carriera, fino al 97) e riusciranno a produrre anche degli ottimi dischi. In rete si trovano diverse informazioni sulla loro sperimentazione musicale. Trovate molto sul loro sito ufficiale: http://www.novalia.it/novahome.htm
Qui per voi c'è la cassetta targata Neogrigio, tutta da ascoltare....

Description of the tape in english: Very good tape (with some acustic problems, i'm sorry) from the Neogrigio band (from Rieti, Lazio Region 1985-1986), well know in the next years as Novalia (a great dark-ambient/neo-folk project). A work totally based on melodic post-punk rhythms and colwave texts and voices (in a pure Diaframma style, the name of the band comes from one of the song of this group). 

Please Enjoy.

http://www.4shared.com/zip/yEwkY1mBba/Neogrigio_demo1986.html

Il presente scritto lo dedico a Deb e alla memoria dei due artisti nel frattempo scomparsi e protagonisti del post, i ringraziamenti vanno invece a F.d.P. per la condivisione e ai Novalia per quanto regalatoci in musica.

Saluti.

4 commenti:

  1. Ringraziamo sentitamente gli autori di questo bell' articolo sulla new wave reatina.
    Tanti ricordi, tanti amici, colleghi musicisti ( qualcuno purtroppo non c'è più ), che hanno resa viva e indimenticabile una stagione musicale irripetibile.
    Mi permetto di suggerire qualche altro gruppo nato da quella spinta iniziale data dai Joystick: i The Man in Black & White ( band Ska di cui esiste ancora documentazione audio/video); i Febo, già Marauder.
    Un saluto Gian Luca dei Joystick

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  2. Grazie a te per il commento Gian Luca, l'autore è soltanto uno, provo a scrivere qualcosa soltanto io qui..ogni scritto è una bella sudata...affrontando l'onda Sabina non potevo non partire dai Joystick, dici bene poi: una stagione irripetibile...comunque le due band che mi citi non le ho scritte perchè ho linkato la pagina del blog Radio di Bordo dove ci sono anche loro. Mi fa piacere abbiate apprezzato lo sforzo, cerco di ricostruire come meglio possibile..alla periferia dell'impero romano pullulava davvero qualcosa ! Grandi Saluti a tutti voi !

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  3. Grazie Grucio, quanti amici e quanta bella musica! Di Invertite il senso della rotazione non ho più neanche una copia, quindi grazie doppio! Un bel tuffo nel passato, davvero ben documentato. Ti abbraccio
    Stefano Saletti

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    1. Grazie a te Stefano per il gradimento! E' un piacere vedere un tuo commento qui..questa ricostruzione reatina l'ho fatta decisamente col cuore..a Rieti e zone annesse c'era davvero un bel giro new wave, che fu in grado di produrre cose assolutamente egregie..questo demo Neogrigio fu assolutamente ben fatto (complimenti anche a te quindi): pieno di atmosfere coinvolgentissime, grandi testi ed ottime musiche. Sono contento di averlo ri-agevolato anche a te (spero tu sia riuscito a scaricarlo, altrimenti se mi lasci una mail te lo passo direttamente io). Grandemente belli questi ricordi e i lasciti sonori che avete prodotto. Un vibrante saluto a te e agli ex Neogrigio-Novalia. M.

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